Salvo nuova censura del Komitato Zuckenberg, questa che vedete è la nuova testata della mia Pagina Facebook L'Estate dei Fiori Artici, realizzata nello stile, collaudato da anni, delle testate annuali di questo blog: un mosaico di immagini che condensano per quanto possibile il contenuto. Ho comunque anche fatto del mio meglio per non ripetermi troppo e presentare, accanto agli inevitabili must, anche qualche dettaglio non affrontato nei precedenti post di presentazione del mio libro (5 cartoline dall'Estate dei Fiori Artici; Indice dei nomi, delle opere e dei personaggi; Citazioni d'apertura, Incipit e Quarta di copertina; The Director's Cut; La Filmografia).
E potevo farvi mancare il consueto indice numerato delle immagini? Non sia mai. Se poi la testata dovesse davvero finire censurata da Facebook (o io espulso a vita, cosa che non escludo affatto prima o poi succeda), a maggior ragione ne deve restare testimonianza qui, in questo spazio nemico di ogni censura. Si vada dunque a cominciare.
Indice delle immagini
Nota. La vicenda narrata nell'Estate dei Fiori artici si svolge nell'estate del 1979 (25 luglio-26 agosto). Tutti i libri e le riviste in elenco sono, salvo eccezioni segnalate, nell'edizione effettivamente in mano ai suoi protagonisti.
1. Una splendida festa di morte di Stephen King nella prima edizione Sonzogno Bestseller (1978). Primo titolo italiano di The Shining. Cambiato poi in Shining dopo l'arrivo del film di Stanley Kubrick nelle sale italiane. Altro caso analogo che mi viene in mente è Arancia a orologeria, primo titolo italiano (fedele all'originale) del romanzo A Clockwork Orange di Anthony Burgess, poi cambiato, dopo l'uscita del film, in Arancia meccanica. Per fortuna Doppio sogno di Arthur Schnitzler continua a chiamarsi così, anche dopo l'uscita di Eyes Wide Shut.
E' il libro che Marzia, giovane protagonista femminile del mio romanzo, ha scelto di portarsi con sé come lettura balneare per le vacanze estive.
2. Opere di Arthur Rimbaud nell'Universale Economica Feltrinelli (1978). Questo è invece uno dei due libri che si porta in vacanza il mio alter ego nell'Estate dei Fiori Artici. Il secondo titolo è I canti di Maldoror di Lautréamont.
Il sopra linkato Indice dei nomi, delle opere e dei personaggi del mio libro mostra che Rimbaud è il personaggio pubblico più citato nelle sue pagine. Un motivo ci sarà. Vi invito a scoprirlo.
3. Lady Lust di Rod Gray (I neri del momento, vari numeri). Versione italiana di Lady from L.U.S.T., serie di 25 romanzi di genere spionaggio/erotico scritta sotto pseudonimo, tra il 1967 e il 1975, dal romanziere e sceneggiatore di fumetti Gardner F Fox.
Essere un campeggiatore negli anni '70 significava anche farsi un "bagno di cultura" in un mare di pubblicazioni erotiche. Oltre ai Neri del momento, circolavano da una tenda all'altra i classici del fumetto erotico italiano, da Isabella a Goldrake, da Oltretomba a Messalina, e mille altri.
4. Picnic at Hanging Rock di Peter Weir (1975). Ancora? Direte voi. Eh sì, ancora. Il mio film preferito gioca un ruolo importante sulla Spiaggia dei Fiori Artici, nella parte finale del libro.
5. Untitled 030 (New York, 1979-80). Autoritratto di Francesca Woodman dall'ultimo periodo newyorkese. In realtà quasi tutte le sue foto hanno la sua persona come soggetto principale.
E' a lei che ho dedicato L'Estate dei Fiori Artici.
Nell'immagine in basso: Il primo autoscatto all'età di tredici anni (Boulder, Colorado, 1972) e un suo scritto autografo da un'opera del periodo romano (Sig. Ferrante, 1977-78).
6. I canti di Maldoror di Isidore Lucien Ducasse Comte de Lautréamont nell'edizione Newton-Compton (1978).
E' l'opera chiave attorno a cui ruota buona parte della vicenda raccontata nel mio libro.
7. Il gioco, non solo di carte, svolge un ruolo importante nel mio romanzo. In particolare la scala quaranta.
8. Metal Hurlant n° 40 (Aprile 1979). Non è un numero estivo, ma volevo che in copertina ci fosse Blanche Epiphanie, da me espressamente citata nell'Estate dei Fiori Artici.
Nella prima parte del romanzo, il mio alter ego acquista a Parigi una copia dello storico magazine a fumetti francese, per ingannare l'attesa del treno alla Gare de Lyon.
9. L'I-King nell'edizione Astrolabio completa delle tre monete.
Il famoso libro-oracolo cinese, è interpellato dal mio alter ego nella prima parte dell'Estate dei Fiori Artici.
10. Opzioni di Robert Sheckley (Urania 689 del 1° febbraio 1976).
Altro libro cardine dell'Estate dei Fiori Artici. Non dirò di più perché dovrebbe essere oggetto di un'altra iniziativa nei prossimi mesi.
11. Scatto da The afternoon Session di Joel Brodsky (New York, 1967).
Jim Morrison viene subito dopo il suo idolo Rimbaud come nome più ricorrente nell'Estate dei Fiori Artici. Questo suo celebre ritratto fotografico attende il mio alter ego al suo arrivo nell'appartamento di Grosseto, sotto forma di poster appeso a una delle pareti.
12. Foto satellitare della spiaggia su cui è ambientata gran parte della seconda metà del mio romanzo. Ne ho volutamente taciuto il nome, ma ci sono indizi sufficienti nel libro per arrivare alla sua identificazione.
13. Il vagabondo delle stelle di Jack London nell'edizione pocket Longanesi. Ultimo vero romanzo del grande scrittore americano, è anche il suo libro-testamento, dove vi ha racchiuso tutte le sue più profonde convinzioni sull'esistenza, dalla fede nella reincarnazione a quella, di ispirazione darwinista, nella sopravvivenza del più forte, dall'insofferenza verso gli abusi del potere al culto dell'eterno femminino.
Nel mio libro è protagonista della prima notte trascorsa dal mio alter ego nell'appartamento di Grosseto.
14. Il Male n° 29 del 25 luglio 1979. Settimanale di satira politica e di costume, uscito in circa 200 numeri tra il 1978 e il 1981.
Cattivissimo, è stato per me un appuntamento imperdibile, ogni settimana in edicola, nel biennio 1978-79. Il mio alter ego dell'Estate dei fiori Artici lo legge nella tratta ferroviaria Firenze-Pisa.
In basso, quattro copertine a soggetto religioso (in ordine di pubblicazione). La terza da sinistra è relativa alla morte, dopo soli trentatré giorni di pontificato, di papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani).
15. Histoire de l'oeil di Georges Bataille. L'asso nella manica di Marzia, la giovane protagonista femminile dell'Estate dei fiori Artici. La copia in suo possesso, in lingua francese, era priva della copertina originale, ma era comunque un'edizione con le otto litografie di André Masson.
La prima edizione italiana del libro (L'Airone editrice, 1969), tradotta da Dario Bellezza e introdotta da Alberto Moravia, apparve con il titolo Simona, traduzione del nome della protagonista del libro, Simone, seguito, in piccolo e tra parentesi, dal titolo originale dell'opera. Edizione sottobanco, ebbe discreti problemi con la censura. Ne fu tratto, nel 1974, un orrido film dallo stesso titolo Simona, interpretato da Laura Antonelli (ne parlo nel mio primo post dedicato al cinema della Storia dell'occhio).
Fa attenzione perché per l'autoscatto della Woodman rischi ancora la censura ;-)
RispondiEliminaCome riferimenti li conosco quasi tutti, tranne "Lady Lust" e "Opzioni", ma anche stranamente "Il Male" che proprio non ricordo... Probabilmente gli edicolanti dovevano tenerlo ben nascosto agli occhi dei passanti, un po' come facevano con le riviste porno.
Che ci vuoi fare, Ariano, amo sfidare la censura di Zucky ;-D
EliminaNo, no, Il Male, era esposto in bella vista (come anche le riviste porno in quegli anni). Specialmente quando pubblicavano finte prime pagine di quotidiani nazionali, che gli edicolanti si divertivano a spacciare per quelle reali :-D
Sei riuscito a incuriosirmi per bene sul tuo romanzo, che del resto è già sull'e-reader. Mi aspetto, vedendo queste immagini, una storia stranissima. Lo sarà? Lo scoprirò presto.
RispondiEliminaSì Grazia, penso che la storia sia abbastanza strana. Solo mia zia, che evidentemente non ci ha capito una mazza, l'ha trovata normale, una specie di diario di viaggio ;-D
EliminaIl buon Max invece ha afferrato in pieno il senso, come dimostra la rece che mi ha lasciato (bontà sua) su Amazon :-))
Anche il tuo "Tutti gli amori imperfetti" sta finalmente per diventare oggetto di lettura da parte mia. Quindi può essere che ci leggeremo in parallelo ;-)
Non male il banner -collage, un giorno potrei chiederti di realizzarne uno per me.
RispondiEliminaP.s
Counque non sei il solo ad aver avuto censure su facebook recentemente, un mio conoscente si è trovato bannato l'intero blog pochi giorni fa.
Perché no? Per me sarebbe un onore fare un banner per Nocturnia :-)
EliminaIl mio blog l'ho avuto bannato per un anno da Facebook, poi mi hanno riammesso, non so se di loro iniziativa o perché qualche lettore ha protestato.
Al mio trailer hanno appiccicato su youtube la scritta che ha contenuti non adatti ai minori, soltanto perché ci sono dei quadri di nudo di Tiziano. :( Ho scritto per protestare, ma a quanto pare l'algoritmo puritano non sente ragioni! Possiedo anch'io "Opere" di Arthur Rimbaud nell'Universale Economica Feltrinelli, proprio identico! E la carta jolly apparteneva a un vecchio mazzo con cui giocava sempre mio padre.
RispondiEliminaSì, avevo letto il post in cui parli della censura al tuo trailer, Cristina. Io su Youtube non ho più di questi problemi, perché mi hanno bannato a vita ;-D
EliminaQuella particolare edizione di Rimbaud l'avevo nei seventies ma adesso non più. Il mio nomadismo mi ha più volte costretto a liberarmi di tutti o quasi i miei libri e fumetti. Solo nell'ultimo decennio, da quando ho messo radici, la mia biblioteca ha a sua volta assunto pianta stabile. Il che mi ha permesso di cominciare a recuperare le cose a cui tenevo di più, soprattutto quelle dell'infanzia e della prima adolescenza (come ho più volte raccontato nei miei post sull'autobiobibliografia) :-)