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Insieme Raccontiamo 21: What A Wonderful World




Ventunesimo appuntamento con Insieme raccontiamo, dal blog Mirtylla's House. Per l'occasione Patricia Moll non collega nessuna immagine al suo incipit, ma vi inserisce all'interno ben due brani musicali. Tocca poi a noi completare il tutto con un finale, a nostra scelta in forma breve (200/300 caratteri) o lunga (200/300 parole).




Vi rimando inoltre, come sempre, al consueto post di lancio dell'iniziativa, dove troverete anche le prove di tutti gli altri partecipanti (in attesa del riepilogo generale del primo giugno).


* * *

L'incipit di Patricia


Stava affettando la cipolla per il ragù. La radio accesa a tenerle compagnia. Canticchiava sottovoce così come era capace, stonata e storpiando le parole inglesi.
Quasi a tradimento, dopo il mitico Elvis e il suo IN THE GHETTO, nell’aria si diffuse la voce roca e potente, inconfondibile, di Louis Armstrong. Le note e le parole di WHAT A WONDERFUL WORLD entrarono nella cucina e dentro di lei.
Si fermò col coltello a mezz’aria come colpita da un pugno.
Come è bello il mondo… ma era bello davvero?

Il mio finale (247 parole)


Ma è poi così importante deciderlo? Ecco la fregatura di masticare un po’ di inglese, si disse. Chi non sa una parola di quella lingua non ha idea di cosa parli la canzone: si gode la melodia e la voce roca di Louis ed è finita lì. Lei, invece, ogni volta che la danno alla radio, ecco che cade nel tranello esistenzialista della domanda filosofica sulla bellezza o non bellezza del mondo.
Scosse con forza la testa come per liberarla dal peso dell’insulsa domanda, riabbassò il coltello e… zaccheté! Via una fetta di carne al posto di una fetta di cipolla. Subito si ficcò il dito in bocca e corse verso il bagno e la cassetta del pronto soccorso, senza tralasciare, nel frattempo, di recitare mentalmente al contrario le litanie di tutti i santi.
Ma anche mentre sedeva sul bordo della vasca, intenta a medicarsi la ferita, continuava perversamente a tendere l’orecchio verso la cucina e la musica della radio.
Poté così accogliere con un senso di liberazione lo sfumare, finalmente, nel silenzio delle note di What A Wonderful World. Non era però ancora tutto finito, come lei aveva sperato: per un attimo, aleggiante davanti a lei come un genio che fosse appena uscito dalla tazza del water anziché dalla lampada magica, ebbe la visione del faccione da rana di Louis Armstrong che strabuzzava gli occhi prominenti, gonfiava le gote a dismisura ai lati della sua tromba ed esplodeva in una grossa pernacchia sonora. Tutta per lei.

Commenti

  1. Ahia! Bisogna fare attenzione 😊😊😊😊
    Ma povero Satchmo... ahahahahahahahah
    Bravo Ivano ma che te lo dico a fare?
    Grazie e alla prossima puntata.... della blog novel 😉

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    1. Ma sarà stato proprio lui, Satchmo, nelle vesti di spiritello dispettoso? Mistero insolubile, mi sa.
      Grazie del gradimento, Patricia, e arrivederci alla prossima puntata di...? Non ho capito bene cosa XD
      Grazie mille a te e a presto ^^

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  2. Risposte
    1. Grazie mille Massimiliano! Per un momento ho temuto sul serio di non riuscire, stavolta, a salvare neanche per una minima parte la mia vena horror. Ma ho perseverato e alla fine... ^^

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  3. Mai scherzare con i jazzisti, ché son veri spiritelli giocosi! :D
    Bellissimo!!! ^_^

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    1. Che questo finale sia di monito a tutti, cara Glò, ahahah!
      Grazissime!!!

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  4. Un bel finale mordace, pungente. Mi piace molto la tua penna, caro Ivano, che corre veloce e irriverente tra serietà e sovversismo ;D :))

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    1. Io ce la metto tutta per essere buono e soave, Clementina, ma non è proprio il mio ^__^
      Grazie infinite per le belle parole! :-))

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  5. Ma no, "Sachmo" era un simpaticone, non farebbe mai scherzi del genere :-D

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    1. Eh eh eh, tutti noi abbiamo la nostra metà oscura, caro Ariano. La mia si occupa, tra le altre cose, di scrivere per "Insieme Raccontiamo" ^^

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  6. Bello questo nuovo punto di vista su What a wonderful world. Caspita, non perdi un colpo con gli appuntamenti di Patricia. Fai bene! Io in questo periodo sono occupata a spegnere i fuochi sotto le pentole - leggi: progetti - che stanno arrivando tutti contemporaneamente a cottura... a proposito di cucina.

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    1. Se son progetti pagati, fai bene, a dar loro la precedenza, Cristina. Visto che Patricia, con la banalissima scusa che non tiene dinero (parole sue), ci fa sgobbare a gratis ^^
      Grazie mille del gradimento!

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    2. Messer Ivano, il giovin signore recitava.... ma hai già l'onore di lavorare per me e vuoi pure essere pagato???????????????????????????
      Non sia mai che vi offenda! ahahahhahahahahahaha

      ps antenati genovesi e forse appartengo al clan dei McPatricia prrrrrrr

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    3. Ma no, si fa per dire, Patricia. Anzi, trovo quasi offensivo che non sia prevista nessuna quota associativa al club "Insieme raccontiamo" ^^

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  7. Se vedi Satchmo spuntare dalla tazza del gabinetto le ipotesi sono due: poltergeist o ipercapnia! :)
    Dai, che questo mese, sei stato bravo a proseguire uno spunto non particolarmente facile. :)

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    1. Grazie mille Marco :-))
      E hai ragione da vendere: era particolarmente difficile, stavolta, non cadere nel sentimentalismo et similia (che era quel che più ci tenevo evitare).

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  8. Un bel risvolto divertente di What a wonderful world con gli spiritelli che imperversano ;-)

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    1. Grazie Giulia! Io mi sono divertito a scrivere e mi fa piacere sapere che si è divertito anche chi mi ha letto :-))

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  9. Ahahah, bellissimo il finale del finale! Davvero molto divertente, Ivano.

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    1. Grazie mille anche a te Marina :-)) Dopo il lugubre "Occhi gialli" c'era bisogno di sdrammatizzare un po' ;-)

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  10. Hai deviato verso un finale comico che mi ha divertita. Gizmo avrebbe apprezzato molto. :)

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    1. Grazie Luz :-))
      Vuoi dire che oltre a quello di Satchmo aveva anche il nomignolo Gizmo? Non mi lancio in ricerche. Mi fido...

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    2. Nooo!!! E' che ho sbagliato. Era Satchmo. Ah ah ah ah :D

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    3. E io che mi ero pure fidato. Ahahahah! :P

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  11. Solo la presenza della canzone merita l'applauso... il finale ci sta!

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    1. Grazie mille, Ferruccio! Direi di sì, che un finale sovversivo ci sta ;-))

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  12. Molto bello. Recitare le litanie dei santi in questi casi è quasi d'obbligo. Grande Ivano.

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    1. Ahahahah, grazie per l'alto gradimento, Marino. Pensa che solo un po' dopo mi sono ricordato che Armstrong cantava anche quella famosa marcetta di Tutti i Santi... ^^

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  13. Sul dito mi ero impressionata - bbbbbbrrrrr - ho ricordi orribili del mio indice mozzato dal tritacarne (errori di gioventù :P)... Ma la pernacchia nel contesto è strepitosa! :D :D :D... Bello, Ivano :)

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    1. Mozzato di brutto, vuoi dire? O, mi auguro, solo "scheggiato"? Un'affettatina credo comunque che prima o poi sia capitata a tutti.
      Grazie delle belle parole, Irene. A presto :-))

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    2. Prima falange andata via quasi di netto - ZAK! - Ma è stata colpa mia, ignoravo che le lame si trovassero pure sul davanti. Dopo mi è stato a metà ricostruito, niente male devo dire ^_^ E all'epoca anche per me i santi si son palesati tutti :P

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