Da Lord of Light ad Argo /4 - Science Fiction Land (1 di 2)
Science Fiction Land, già lo sappiamo, è un parco tematico concepito alla fine degli anni '70 da Barry Ira Geller,
che intendeva conciliare insieme, in una sorta di Disneyland futuristica, la scienza e la fantascienza, la mistica orientale e il fumetto.* Ispirata al romanzo Lord of Light di Roger Zelazny, Science Fiction Land doveva anche servire, con le sue installazioni, da set al film che Geller era intenzionato a ricavare dalle pagine di Zelazny, oltre che a sviluppare pienamente alcune
idee a cui lo scrittore aveva solo vagamente accennato nel suo libro.
Ma questo stesso post è a sua volta un approfondimento, di cose da me
solo accennate in precedenza, nella seconda parte del primo articolo di questa serie: un approfondimento interamente dedicato alle
attrazioni previste per Science Fiction Land, con un accenno agli uomini che avrebbero dovuto collaborare
con Barry Geller per renderle possibili. Comincerò proprio da loro.
1. I protagonisti
Barry Ira Geller aveva, come ho detto, riunito attorno
al suo progetto una serie di grossi nomi della scienza, della fantascienza e
dell’architettura. Vediamo chi e quali erano o avrebbero dovuto
essere i loro compiti.
Il fumettista Jack Kirby, anche questo già lo sappiamo, aveva il compito di aiutare Geller a dar
forma, fissandoli su carta, agli scenari evocati dal libro di Zelazny. Kirby,
come la maggior parte dei disegnatori di fumetti, realizzava il disegno a
matita per poi affidare le chine a uno dei suoi inchiostratori di fiducia, in
questo caso Mike Royer. Una prima versione a colori dei disegni nacque da un coloring contest organizzato dalla compagnia di
produzione cinematografica che faceva capo a Geller, ma i disegni utilizzati nell’operazione della CIA erano ancora quelli in bianco e nero. Io ho ancora uno di
questi primi disegni a colori – ha raccontato Geller in un'intervista – e Mendez ne mostra un altro nel video della
WGBH (dove lo ha preso? hmmmm).**
Lo scrittore Ray Bradbury - che era un grande fan di Kirby, così
come Kirby lo era di lui - aveva il ruolo di consulente scientifico nella
realizzazione delle varie attrazioni tematiche del parco.
L’architetto Buckminster
Fuller avrebbe dovuto occuparsi soprattutto della cupola fluttuante, lunga 1200
metri, che avrebbe dovuto contenere il parco e dominare il paesaggio sottostante da un’altezza vertiginosa. Era un progetto che lui
aveva già presentato, nel 1964, agli organizzatori della Fiera Internazionale,
che si teneva quell’anno a New York, senza però riuscire a vincere il loro
scetticismo. Secondo Fuller, la cupola avrebbe galleggiato, essendo l’aria più
calda al suo interno che all’esterno. Geller, dal canto suo, credette
nell’idea, ma il progetto di Science Fiction Land si interruppe, per le ragioni
che sappiamo, prima che lui e Fuller potessero sviscerarla a fondo.
L’architetto Paolo Soleri era all’epoca, nelle parole di
Geller, il dio dell’architettura, il vero
visionario. E lui stesso si considerava tale. Avrebbe dovuto occuparsi di
varie attrazioni tematiche del parco e in particolare della realizzazione di
un'arcologia.**
Oltre a
loro, dovevano far parte dello staff altri scienziati, matematici e ingegneri,
inclusi gli inventori dell’olografia, tutte persone che avevano lasciato il MIT
(Massachusetts Institute of Technology) per creare una propria organizzazione
di ricerca.
2. Le attrazioni
2a. Royal Chambers of Brahma’s (Brahma’s Exterior)
Il miglior
modo di rendersi conto delle effettive proporzioni degli edifici del
parco in rapporto ai visitatori, spiega Geller, è osservare il disegno Royal Chambers of Brahma’s (Brahma’s Exterior). L’onnipotenza di
Brahma è qui resa evidente dalla cupola a forma di loto, da cui si diffonde una
luce visibile a miglia di distanza, dalle pareti olografiche formate dalle sue
Otto Teste (o Poteri Mistici) che cambiano di aspetto mentre ruotano nelle otto
direzioni, e da un Giardino delle Delizie che inanella l’edificio, al cui
interno i visitatori dovevano incontrare androidi dalle fattezze divine che
suonavano delle musiche.
Nessuno può
immaginarsi l’orrore mostrato dagli ingegneri alla mia richiesta di fare di questo
disegno una realtà architettonica – commenta Geller. Nella sua sceneggiatura
di Lord of Light, gli dèi salivano
con degli ascensori fino alla sommità del tempio, al cospetto di Brahma, dal
cui seggio si allungavano come i raggi di una ruota i seggi degli altri dèi,
che gli sedevano tutt’intorno mentre lui ruotava portandosi di fronte a ognuno
di loro.
La prima versione di Chambers
of Brahma (Brahma’s Exterior) era
stata però realizzata diversamente da Kirby e corrisponde al disegno rinominato
da Geller Brahma's Supremacy (vedi l'immagine in alto in apertura del post). L’intenzione
di Kirby era di rendere graficamente la coscienza e l’onnipotenza di Brahma e l’idea
dei vari esseri che la sua consapevolezza proietta nel mondo. Nel parco, la proiezione di queste immagini
virtuali doveva svilupparsi in altezza per trenta metri. Geller chiese però a
Kirby un disegno più dettagliato, in cui le persone avrebbero potuto riconoscere
sia degli aspetti del libro che del film. Dopo il fallimento del progetto Lord of Light, Jack Kirby vendette la
serie dei suoi disegni, nel 1993, a un’asta di Sotheby’s, e questo disegno in
particolare, racconta Geller, fu venduto al doppio del prezzo degli altri.
L’intero parco – spiega ancora Geller - doveva fare un uso esteso dell’olografia,
con ologrammi a immagine reale e virtuale***:
Avevo già fatto progettare da un fisico e ingegnere americano di punta un proiettore e uno schermo per ologrammi, per certi effetti speciali del film, che prevedeva che un’immagine virtuale si allungasse fin sopra le teste del pubblico. Era in corso di progettazione una sala speciale per il nostro demo. I russi avevano già fatto molto più degli americani, ma era mia intenzione stracciare anche loro.
2b. Planetary Control Room (Raga Wheel Vortex/ The Hand of Shiva)
La Stanza di Controllo Planetario comprende al suo interno la Ruota Raga e la Mano di Shiva,
dapprima disegnate da Kirby in disegni separati e poi accostate insieme. Sormontata
da un cristallo che condensa le forze gravitazionali elettromagnetiche del
pianeta Terra, la Ruota Raga serve a fornire ai Cieli l’energia necessaria. Emette
il suono Aum e distribuisce energie ai templi di tutto il mondo attraverso una
replica condensata della Terra sorretta dalla mano di Shiva. Gli dèi osservano
i templi attraverso un’apposita strumentazione.
Nella sceneggiatura del film la Ruota Raga era di dimensioni
più piccole, ma come elemento del parco era delle dimensioni di uno stadio da
football e concepita in modo che le persone potessero visitarne l’interno. Le
pareti dovevano essere formate di ologrammi e i visitatori avrebbero visto in
diretta tutte le parti del pianeta Terra trasmesse via satellite. La sua
rotazione avrebbe dovuto inoltre permettere una vista a 360° sull’intero parco.
Da notare che il pianeta Terra sorretto dalla mano di Shiva è
di forma cubica, e ricorda così il cubo cosmico che Jack Kirby aveva disegnato in
origine per le storie di Capitan America. Come elemento del parco, l’interno
del cubo era una camera di levitazione dove i bambini avrebbero potuto vivere
l’esperienza di fluttuare a gravità zero. Ma l’interno stesso della Mano di
Shiva era concepito per essere visitato.
La stanza di Controllo Planetario avrebbe dovuto inoltre
ospitare dei cyborg che sfrecciavano tutt’intorno comunicando con i visitatori.
* * *
Note al testo
* L’Entertainment Weekly scrive
testualmente, in un articolo a firma Jeff Jensen: “Geller passò dall’essere un vagabondo bohemien
che frequentava Allen Ginsberg all’essere un inventore-futurista che voleva
cambiare il mondo con un film”.
** WGBH-TV, channel 2, è una stazione televisiva educativa, non commerciale, con sede in Boston, Massachusetts.
Secondo quanto da lui dichiarato all’Entertainment
Weekly, Barry Geller è venuto a sapere dello scherzo dei finti canadesi
solo venti anni dopo i fatti, quando un autore della canadese Bravo
Documentaries lo contattò per chiedergli il permesso di utilizzare i disegni di
Kirby per un servizio su Mendez. Geller ricorda anche un incontro della
produzione ai tempi del progetto Lord of
Light in cui lui e i suoi colleghi discutevano degli attori da chiamare per
il ruolo di protagonista: “Avevo pensato a Marlon Brando. Ma qualcuno obiettò: ‘Sì,
ma è un po’ troppo vecchio’. Allora John disse: ‘Non è un problema. Ho
inventato un make-up che fa sembrare molto più giovani. L’ho usato per la CIA’.
E io: ‘Cosa?’”.
*** Un'arcologia è il concetto di un enorme edificio sufficiente a
mantenere un'ecologia
interna e una densità abitativa estremamente alta.
Il termine, parola macedonia ("neologismo composito") formata dalle parole "architettura" ed "ecologia", è stato coniato dall'architetto Paolo Soleri negli anni sessanta del Novecento. (Fonte: Wikipedia)
Il termine, parola macedonia ("neologismo composito") formata dalle parole "architettura" ed "ecologia", è stato coniato dall'architetto Paolo Soleri negli anni sessanta del Novecento. (Fonte: Wikipedia)
**** Con
la proiezione laser gli ologrammi prendono il nome di ologrammi a immagine virtuale.
Effettivamente già solo le dimensioni lo rendevano (e lo renderebbero tuttora) di difficile realizzazione pratica.
RispondiEliminaNon sono un esperto ma credo che persino una proiezione olografica di tali dimensioni sarebbe alquanto problematica.
Non so neanche io quale sia l'attuale potenziale dell'olografia. Ricordo però che qualche anno fa Franco Battiato, che è sempre molto attento alle novità tecnologiche, ha realizzato una sua opera lirico-teatrale, o comunque una parte di essa, tutta con proiezioni olografiche.
EliminaP. S. Una nota per voi che siete arrivati per primi (e vi ringrazio di ciò): ho avuto un ripensamento in corso di passeggiata all'aperto e, tornato a casa, ho cambiato l'immagine di testa sostituendola con "Brahma's Supremacy", descritta nel post. Mi è sembrata una modifica doverosa :-)
Bradbury (che forse è il mio scrittore preferito) e Kirby, che accoppiata!
RispondiEliminaI disegni e le " intenzioni " erano certamente sbalorditive, forse troppo.
Contento di rileggerti sulle pagine del mio blog, Pirkaf :-)
EliminaHai perfettamente ragione. Sembra proprio di trovarsi davanti al classico passo più lungo della gamba. Stiamo parlando di quaranta anni fa e non mi sembra che a tutt'oggi esista qualcosa di così avanzato sul nostro pianeta dal punto di vista della tecnologia e dell'architettura.
P. S. Una nota per voi che siete arrivati per primi (e vi ringrazio di ciò): ho avuto un ripensamento in corso di passeggiata all'aperto e, tornato a casa, ho cambiato l'immagine di testa sostituendola con "Brahma's Supremacy", descritta nel post. Mi sembrava una modifica doverosa :-)
Come sempre, l'articolo si rivela affascinante. Il progetto era a dir poco faraonico e già questo doveva sollevare dubbi sulla sua realizzazione, al di là di tutto quello precedentemente emerso. Secondo me, c'è un ulteriore aspetto sul quale gli ideatori avrebbero dovuto soffermarsi almeno un po': quando tiri in ballo una divinità come Shiva, almeno qualche casino te lo dovresti aspettare ;-) :-)
RispondiEliminaGrazie Clementina! Come vedi anch'io sono affascinato, al punto che non riesco a staccarmi dalla storia. Comunque, dovrebbero mancare, a questo punto, soltanto due post alla fine.
EliminaMolto interessante la teoria di Shiva. E mi risulta anche che sei la prima a proporla ;-)
Ma era il progetto di costruzione del parco quello faraonico. Il tuo disegno editoriale va benissimo! Mi sa che devo lavorare sulla comunicazione
Elimina:-)
Ma no, avevo capito benissimo che ti eri riferita al progetto del parco! La mia fascinazione si riferiva, come la tua, all'argomento in sé, da cui fatico appunto a staccarmi.
EliminaSe fosse stato realizzato davvero, sarebbe stata un'autentica mostruosità. Capisco la perplessità degli architetti di fronte a un tale progetto.
RispondiEliminaEra un po' come avere le 7 meraviglie del mondo antico tutte riunite insieme e reinterpretate in chiave fantascientifica: Il colosso di Rodi, i giardini pensili di Babilonia, il faro di Alessandria, ecc. Nel prossimo post vedremo le principali altre attrazioni.
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