Solve et Coagula - Pagina 150
Parte II - Capitolo 1/6
Se la disposizione degli spazi all’interno del locale non era mutata, Luisa
aveva ben presente dov’era il bagno, e sapeva che per arrivarvi avrebbe dovuto
scendere una stretta rampa di scale che portava al sottosuolo. Ma c’era
qualcosa che non la faceva stare del tutto tranquilla. Ricordava infatti
altrettanto bene, scavata nella parete di destra ai piedi della suddetta rampa,
una rientranza che ospitava un tavolo, all’incirca delle dimensioni di un banco
scolastico, a cui sedeva, all’apparenza in ogni momento della giornata,
un’anziana signora. Come fosse finita laggiù e come riuscisse a rimanere muta e
immobile al suo posto all’apparenza per ore, erano misteri degni di un’indagine
parapsicologica.
Ma Luisa era totalmente all’oscuro anche delle origini della donna. Forse
era di etnia rom, o forse un’italiana senza fissa dimora, che a suo tempo era
entrata nelle simpatie - o aveva ispirato la compassione - del proprietario del
locale. La sua unica funzione sembrava essere quella di distribuire in silenzio
la carta da toletta a chi ne faceva richiesta, e poi osservare, sempre in
silenzio, la caduta delle monetine nel cestino di vimini posato sul tavolo:
l’offerta libera che le lasciavano, salvo rare eccezioni, tutti quelli che si
apprestavano a risalire nel mondo di superficie. Luisa si era chiesta più volte
se l'anziana signora non fosse per caso muta, ma aveva anche favoleggiato sulla
possibilità che si degnasse di ringraziare almeno chi le lasciava un po’ più di
soldi del normale, il che non era certo mai stato il caso suo, o di qualcuno
dei suoi amici. Quando poi provò a richiamare alla mente i dettagli della sua
figura, vi riuscì solo a metà. Di nitido, nell'immagine, vi era quasi
solo la pezzuola a coprire perennemente i capelli, forse già tutti bianchi,
mentre il volto le sembrava intercambiabile con quello di buona parte delle
nonnine di film o telefilm che aveva visto scorrerle davanti agli occhi
dall'infanzia ai tempi più recenti. Ora, poiché Luisa aveva appena avuto la netta
impressione che i camerieri e i baristi del locale non fossero gli stessi di
sempre, si chiedeva se avrebbe davvero incontrato, alla fine della rampa di
scale, la stessa vecchietta di prima, o, perlomeno, qualcuna di paragonabile a
lei. In caso contrario, chi doveva aspettarsi di incontrare? E se, pensò
ancora, a spingere perché lei scendesse fin nelle cantine del locale fossero
proprio i tipi della macchina nera?
«E’ ancora qui lei? Mi sembrava che avesse fretta».
Luisa sussultò alla voce del cameriere alle sue spalle, ma decise, già che c’era,
di approfittare ancora di lui.
«Non è che può accompagnarmi almeno fino alla fine delle scale?» gli chiese.
L’altro la scrutò un momento pensieroso.
«E io che ci guadagno? Non mi sembri in grado di lasciare mance adeguate per tutto il tempo che ti sto dedicando. E con il locale pieno di gente per di più»
disse infine, passando bruscamente dal lei al tu.
Un mercenario, pensò Luisa. E per
di più abituato a clienti danarosi. Era fin troppo ovvio che avrebbe preteso da
lei un pagamento in natura, come alternativa.
«Ho capito. Ma non importa» replicò con freddezza. Lasciamo perdere la cantina, che in fondo era un’idea
stupida. Mi porti pure il conto, poi me ne vado».
Il cameriere rimase per alcuni istanti immobile a guardarla, come se fosse
incerto sul da farsi, e per un momento Luisa si illuse che stesse per scusarsi
con lei. Ma poi, dopo avervi scribacchiato sopra qualcosa, strappò dal blocchetto
la nota di ordinazione e gliela allungò.
Anche la vecchietta ora.... uhm....
RispondiEliminaMah, chissà... non è mica detto, sai?
EliminaVecchietta inquietante...devo recuperare la lettura di alcune pagine della tua blog novel, ma devo dire che pur non leggendo sempre tutte le pagine l'interesse si mantiene sempre vivo. Questa pagina per esempio mi è molto piaciuta!
RispondiEliminaGrazie mille per le belle parole, Giulia. Questa è una classica pagina di preparazione ad altri eventi. E a questo proposito, devo dire che questa estate per il mio blog sarà di relax... nessuna pausa vera e propria ma pochissimi post ^_^
EliminaMi sono assentata per una breve vacanza e per fortuna sono riuscita a non lasciarmi indietro molte pagine. Stavolta vorrei commentare dal punto di vista stilistico, più che narrativo. Trovo una maggiore fluidità e solidità nello stile e la figura della vecchia mi sembra ben delineata. Bene così!
RispondiEliminaSei stata anche aiutata dalla sorte, Annalisa, visto che per ragioni varie sono stato costretto a rallentare, e non di poco, la produzione di post, e credo che sarà così per tutta l'estate.
EliminaGrazie mille per la tua analisi e le tue parole di apprezzamento!
Ho visto, infatti. Meglio così, allora! Poi una pausa ci vuole ogni tanto per rinnovare le energie. A presto!
EliminaMa... :O Io attendevo la discesa :O Una virata pazzesca!
RispondiEliminaCosì imparo -_-
Come ho scritto sopra a Patricia... ancora mica è detto, sai? ^^
EliminaD'improvviso il cameriere mi risulta assai antipatico! Dovrebbe aiutare Luisa, che è chiaramente in difficoltà!
RispondiEliminaUn po' va capito. Lui è sotto stress per l'affollamento del locale e Luisa non sembra neanche avere tutte le rotelle al suo posto.
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