Solve et Coagula - Pagina 108
Capitolo 9 - parte 7
Fabrizio
ritenne di dover intervenire di nuovo. «E’ quasi mezzanotte e secondo me è
meglio se ci dormiamo sopra. Che ne dite se ci vediamo di nuovo domani pomeriggio?».
«Per
fare cosa?» gli domandò Luisa.
«Per
fare il punto della situazione e studiare un piano un po’ meno rischioso. Ognuno
di noi tre cerca nel frattempo di mettere in fila tutto quello che sa, o crede
di sapere, di tutta questa storia».
«E
intanto il tempo passa».
«Capisco
la tua necessità di avere delle risposte, Luisa, ma la fretta porta raramente a
qualcosa di buono» insistette Fabrizio.
La ragazza
rifletté alcuni istanti. «E va bene, ma se domani non uscirà fuori niente di
concreto farò a modo mio».
Dopodiché
accompagnò i due amici fino alla soglia dell’appartamento e li congedò
velocemente.
Rimasta
sola, Luisa cominciò a guardarsi intorno. Il soprabito di Alessandra non era appeso
all’attaccapanni dell'ingresso e questo significava che non era ancora rientrata. Si chiese
se non fosse il caso di aspettarla alzata. Interrogarla non sarebbe servito a
niente, lo sapeva bene, però se le avesse mostrato l’immagine sul computer,
forse la vista del suo ritratto a metà, avrebbe smosso qualcosa in lei.
Ricordava ancora la sua bizzarra reazione all’ascolto della fiaba di Zio Lupo e…
Per un
attimo fu così disorientata dall’inquietante pensiero che l’aveva colta all’improvviso,
che si sentì costretta a tornare nel suo studio-soggiorno e sedersi. Eppure avrebbe
dovuto sospettarlo da subito che Alessandra aveva applaudito per imitazione. Ogni
volta che lei si esibiva in pubblico con la sua musica riceveva in cambio degli
applausi e deve aver creduto suo dovere fare altrettanto. Ma la parte più
disturbante erano certe conclusioni a cui si sentiva condotta da quello stesso
pensiero. Se questa specie di ‘legge dell’imitazione’ valesse per ogni altra
cosa che Alessandra faceva? Andava forse al frigo per imitazione anche se non
mangiava e solo per imitazione alla sera si ritirava nella sua stanza?
Era un’idea
così assurda che faceva poca fatica a capire perché non l’avesse mai presa in
considerazione prima di quel momento, nonostante le fosse ormai chiaro che
doveva essere esistita in lei, sullo sfondo più lontano del suo orizzonte
mentale, fin dalla sera stessa dell’episodio con Zio Lupo.
Forse
aveva ragione Fabrizio a dire che doveva solo dare tempo al tempo. La spiegazione
che aveva appena trovato poteva render conto solo delle stranezze della sua
inquilina, lasciando tutto il resto avvolto nella stessa oscurità di prima, ma
era pur sempre una possibile scoperta che l’indomani lei avrebbe messo sul tavolo
di confronto con i suoi due amici. Di certo non aveva più nulla da nascondere
loro e anzi li riteneva a quel punto perfino necessari ai suoi scopi: Giulia
era il suo Grillo Parlante che la manteneva sempre al riparo dai colpi di testa,
mentre Fabrizio sembrava disporre esattamente di quel tipo di conoscenza che le
serviva, come avevano dimostrato gli eventi appena trascorsi. E a questo
proposito, doveva proprio rimproverarsi per aver conservato così poco dell’Edda nella sua memoria da essersi fatta
sfuggire un particolare così rilevante come l’aspetto esteriore della dea Hel.
Chissà quanto tempo ci avrebbe messo a scoprire quella caratteristica del suo
volto se avesse potuto contare solo su stessa!
C’era
infine la questione di suo padre. Doveva o no coinvolgerlo? Da un certo punto
di vista, sembrava disporre di più tasselli del puzzle di loro tre messi
insieme, ma i termini reali della sua relazione con Alessandra erano ancora
troppo fumosi e questo lo rendeva per il momento un soggetto poco affidabile.
Un istante dopo Luisa si sentì invadere dal disgusto, alla constatazione di quel che aveva appena pensato del suo adorato babbo.
Coinvolgere il padre..... uhm... potrebbe essere una buona idea.
RispondiEliminaOltre a saperne forse di più di loro tre, potrebbe anche chiarire la sua esperienza passata. Capire un po' di più l'allucinazione avuta all'epoca, sempre che di allucinazione si tratti.
E magari così qualcosa si chiarirebbe anche a noi :)))
Luisa tornerà presto da suo padre, ma non è detto che ne esca con le idee più chiare di prima ;D
Eliminaquesta è la prima puntata che leggo. Recupererò le altre perché non ci ho capito molto ;)
RispondiEliminaCapisco bene... è come iniziare a leggere un libro non so da quale pagina ma dopo quasi 60.000 parole :O
EliminaGrazie del passaggio e della lettura ;)))
Sto recuperando terreno (Capitolo 5 - parte 1, pag.52) XD Tra poco mi metto in pari!!! ^^
RispondiEliminaComplimenti! Macini non solo su carta ma anche su schermo ^^
EliminaAvevo letto anche io di Zio Lupo quando stavo cominciando a recuperare il perduto della tua blog-novel e adesso penso a Fenrir e a questa storia dell'imitazione che sembra quasi voglia lasciare intendere un camuffamento forse gestito maldestramente ad un occhio attento come quello di Luisa. Mhm... mi manca però l'episodio legato ad Alessandra di Zio Lupo, vediamo se riesco finalmente a recuperare la trama! :°D
RispondiEliminaL'episodio in questione si situa all'inizio della blog novel, Alessia, alle pagine 10 e 11.
EliminaCiao :)
Fossi stata in Luisa, avrei preteso che qualcuno dormisse nell'appartamento quella notte! Non sarei rimasta ad aspettare il rientro di Alessandra da sola nemmeno se m'avessero pagato. :-(
RispondiEliminaSai, dopo oltre due anni di convivenza, ormai lei si sente relativamente al sicuro con la sua inquilina.
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