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The Studio Section Six - 1976-79: Gli anni di The Studio /10




Quel libro cambiò la mia vita. Non c'è davvero modo di descrivere le emozioni da cui ero attraversato mentre guardavo le opere di quei quattro tipi in quel periodo della mia esistenza. E' una delle sensazioni più esaltanti e confortanti che abbia mai provato. E non sono il solo. Se chiedi a molti degli artisti della mia generazione, quel libro ha rappresentato per le loro vite un evento seminale.
George Pratt, a proposito del volume The Studio

Nessuno di noi aveva mai lavorato con qualcun altro vicino e ci servì un po’ di tempo per farci l’abitudine. Mi servirono otto mesi per poter riprendere a lavorare davvero; a Michael ne servirono sei. Barry ha sempre dipinto poco qui. Solo Berni si sentiva abbastanza a suo agio da disegnare come d’abitudine. In realtà, neanche adesso riusciamo a lavorare quando ci sono gli altri...
Jeff Jones, a proposito della situazione allo Studio

Già intorno alla metà del 1978, dopo appena un paio di anni la sua nascita, The Studio manifesta evidenti cenni di cedimento strutturale. E non mi riferisco alla sua sede fisica al dodicesimo piano di un vecchio edificio di Manhattan, ma alla piccola comunità di artisti, in realtà mai a tutti gli effetti tale, che lo compone. Nell'agosto del 1978, Bernie Wrightson sgombera per primo il suo quarto di stanza e si trasferisce in Florida; un mese dopo, Barry Windsor-Smith si trova a dover fare i conti con un blocco creativo, che risolverà soltanto tornando per alcuni giorni a dipingere nella sua casa nell'upper west-side di Manhattan, dove in un solo giorno di frenesia creativa abbozza tutte le immagini destinate a comporre il portfolio Sibyla.

Copertina del Portfolio Sibyla di Barry Windsor-Smith.

Da quel momento, l'artista passerà sempre meno tempo nello Studio, finché arriva anche per lui il tempo di smantellare il suo angolo. E' il 1979, e la breve ma intensa esperienza di The Studio è arrivata al suo capolinea.

Lo Studio è morto, lunga vita allo Studio! Può sembrare una banalità, ma è difficile trovare una frase che meglio descriva l'ostinata vitalità post-mortem di qualcosa che già in vita, a causa dei quattro grossi calibri coinvolti, godeva di una considerazione fuori della norma e per certi aspetti paradossale. Ho già accennato ai paradossi dell'esperienza di The Studio, piccola bizzarra comunità-non comunità di artisti rivoltosi che continuano però a essere idolatrati dallo stesso popolo di professionisti o semplici appassionati che animava quel mondo dei comics da cui loro si erano, in modo più o meno convinto o convincente, dissociati.

Si aggiungevano poi, quasi altrettanto numerosi, gli appassionati di illustrazione fantastica. In questo settore, tra il 1977 e il 1979, la presenza dei quattro si affermò in modo decisivo, grazie a una serie di eleganti volumi. Questi volumi, per esempio The Flights of Icaro, comprendevano a volte opere di tutti e quattro, altre volte solo quelle di uno o due di loro.

The Flights of Icaro (Paper Tiger, 1977) racchiude, nelle sue 160 pagine,
opere di Jones, Kaluta, Windsor-Smith e Wrightson accompagnate
a quelle di altri ventotto illustratori. Nulla di strano se, guardando la
copertina, avete l'impressione di trovarvi davanti a un disco degli Yes.
E' solo perché il suo autore si chiama Roger Dean.

In effetti, lo Studio cessò di esistere proprio nel suo momento di massima popolarità, come dimostra per esempio la copertina del programma dell'annuale Comic Art Convention di Phil Seuling del 1978. Se già, nel 1977, in occasione del suo decennale, il programma aveva in copertina una bella immagine di Berni Wrightson che rinverdiva i fasti di Swamp Thing, in quello della successiva edizione vi è riunito tutto il collettivo di The Studio. Nella seconda e terza colonna sono riprodotte, nella loro interezza, le opere Intolerance di Michael Wm Kaluta e Morgana di Barry Windsor-Smith.


Ma fu soprattutto il volume-intervista celebrativo The Studio, pubblicato dalla Dreagon's Dream nel 1979 ma compilato quando l'esperienza del collettivo era ancora attiva, a far sì che tutto si chiudesse in modo spettacolare, con un canto del cigno comprensivo anche di un tour europeo dei quattro artisti.
In più, in contemporanea alla sua pubblicazione, la casa editrice specializzata Big O pubblicò, in collaborazione con la Dragon's Dream, un'intera serie di poster che riproducevano alcune delle immagini del libro, immagini riproposte poi anche collettivamente in piccolo, in un unico poster double-face.*

E voi, potendo scegliere l'uno o l'altro, quale dei due lati del poster appendereste in vista?

Non vanno infine sottovalutati, accanto ai fan del fumetto e dell'illustrazione fantastica, tutti quegli ignari che, trovandosi magari per caso davanti a una stampa o poster che riproduceva l'opera di uno dei quattro, pensavano che avrebbe ben figurato nel salotto di casa. In fin dei conti non era soprattutto a questo che miravano gli artisti di The Studio? A innalzare il quotidiano, infiltrando nelle sue pieghe qualcosa che con il quotidiano aveva poco o nulla a che vedere, come cartoline spedite da un mondo lontano. O meglio: da quattro mondi lontani.

Neanche questa è la copertina di un LP.

E ora, per concludere, uno di quei piccoli ma saporiti aneddoti che, non so a voi leggere, ma a me piace tanto scrivere e pubblicare:

Nel corso del succitato tour europeo, era previsto che la tappa nei locali della filiale londinese di Forgotten Planet, la famosa catena di librerie specializzate nella fantascienza e nel fumetto, comprendesse una sessione di autografi. Era stato approntato, all'uopo, un volantino con quattro immagini di drago, ognuna disegnata da uno dei quattro artisti. Andò tuttavia a finire che Mike Kaluta non riuscì a consegnare in tempo il suo disegno e quello che avrebbe dovuto essere il suo drago (quello a destra nella fila superiore) fu disegnato in realtà da Barry Windsor-Smith. La firma rimase però, come è comprensibile, quella di Kaluta.

* * *

The Studio - Complete Comics Chronology XV: October - November 1972

Puoi vedere le immagini in formato più grande cliccandoci sopra.

Michael William Kaluta: Cover
Detective Comics #428 - DC, October 1972 (Comic-book)
Editor: Julius Schwartz
Michael William Kaluta: Cover + Title page
Forbidden Tales of the Dark mansion #7 - DC, October 1972 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell/span>
Bernard Albert Wrightson: Cover + Title page
House of Mystery #207 - DC, October 1972 (Comic-book)
Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell
Michael William Kaluta: Cover
House of Secrets #101 - DC, October 1972 (Comic-book)
Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell
Michael William 'Mike' Kaluta: "Battle Cry!" (6 pg)
Korak, Son of Tarzan #48 - DC, October 1972 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando
Writer: Len Wein
Jeffrey Catherine Jones: Idyl (1 pg)
National Lampoon #31 - NL Communications, Inc, October 1972 (Magazine)
Editors: Doug Kenney, Henry Beard
Bernard Albert Wrightson: "The Thing in the Alley" (Back cover)
Nightmare #9 - Skywald Publishing Corporation, October 1972 (Magazine)
Editor: Al Hewetson
Writer: Al Hewetson
Michael William Kaluta: Illustration (Inside front cover)
Realm #5 - Art Nouveau Publications, October 1972 (Fanzine)
Editor: Ed Romero
Barry Windsor-Smith: 4 Illustrations for "The Guardian" by Jeffrey May
Realm #5 - Art Nouveau Publications, October 1972 (Fanzine)
Editor: Ed Romero
Michael William Kaluta: Cover
Strange Adventures #238 - DC, October 1972 (Comic-book)
Editor: Julie Schwartz
Jeffrey Catherine Jones: "Toys" (1 pg) + "Earth Love" (1 pg)
Swank - Hearst Communications, Inc., October 1972 (Magazine)
Editor: Jay Fielden
Barry Windsor-Smith: Cover + "The Black Hound of Vengeance!" (20 pg)
Conan the Barbarian #20 - Marvel Comics Group, November 1972 (Comic-book)
Editor: Roy Thomas
Writer: Roy Thomas
Inker: Dan Adkins
Colorist: Barry Smith
Michael William Kaluta: Cover
Detective Comics #429 - DC, November 1972 (Comic-book)
Editor: Julie Schwartz
Inker: Nick Cardy
Michael William Kaluta: Cover
From Beyond the Unknown #19 - DC, November 1972 (Comic-book)
Editor: Julie Schwartz
Michael William Kaluta: Illustration
Hemoglobin #1 - Scott Harris, November 1972 (Fanzine)
Editor: Scott Harris
Michael William Kaluta: Cover
House of Secrets #102 - DC, November 1972 (Comic-book)
Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell
Jeffrey Catherine Jones: Back cover w/ Vaughn Bodé
Junkwaffel #4 - Print Mint, November 1972 (Comic-book)
Editors: Adam Malin, Gary Berman
Jeffrey Catherine Jones: Illustration ("O Comes To America") + Idyl (1 pg.)
National Lampoon #32 - NL Communications, Inc, November 1972 (Magazine)
Editors: Doug Kenney, Henry Beard
Jeffrey Catherine Jones: "All the Ways and Means to Die" (6 pg)
Psycho #9 - Skywald Publishing Corporation, November 1972 (Magazine)
Editor: Al Hewetson
Michael William Kaluta: Cover
Secrets of Sinister House #7 - DC, November 1972 (Comic-book)
Editor: Julie Schwartz
Bernard Albert Wrightson: Cover + "Dark Genesis!" (24 pg)
Swamp Thing #1 - DC, November 1972 (Comic-book)
Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell
Writer: Len Wein


* * *

Note

* Basti dire, a riprova della vitalità postuma di cui parlavo sopra, che la Glimmer Graphics nel 1987 pubblicherà anche un'edizione extra-luxe di The Studio, non più in brossura ma cartonato e con una custodia protettiva, limitata a sole quaranta copie firmate dai quattro artisti. 

Commenti

  1. Parli di cose di cui non so niente, quindi è sempre un gran piacere leggerti 😃

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    1. Ti ringrazio molto, Giulia :-))
      Spero che non sia troppo difficile seguire...

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  2. In alcuni di quei disegni vedo lo stile di Gustave Moreau, ma forse è solo una mia associazione mentale un po' forzata.

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    1. Nessuno dei quattro ha mai citato Moreau tra i suoi modelli, Ariano, comunque è probabile che un po' tutta la pittura simbolista abbia affascinato almeno Jeff Jones e Mike Kaluta.

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  3. Ciao Ivano, è da molto tempo che non passo a trovarti, scusami.
    Non sono afferratissima sull'argomento, devo essere sincera, però l'illustrazione di Sibyla è sufficientemente famosa da non essermi estranea. Artisticamente parlando è grandiosa! La mia conoscenza del portfolio di Barry Windsor-Smith, tuttavia, si limita a questa sola immagine. Non sono una fan del genere comics.
    La copertina del 1978 a colpo d'occhio è molto bella.
    Buone vacanze!
    Marina

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    1. Capisco bene, Marina... il numero di blog che si possono seguire con una certa regolarità è limitato ed è giusto che ognuno dia la precedenza a quelli con gli interessi più similari ai propri. Grazie quindi per essere passata. Appena posso ricambio.
      Buone vacanze altrettanto :-))

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  4. Sono rimasta incantata dalle illustrazioni, sono opere d'arte.
    Grazie per il post!

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