The Studio Section One - Barry Smith /7
Nonostante alla Marvel la preoccupazione principale rimanesse il fare cassa, perdere Barry Smith, che da questo punto di vista incideva poco o niente, non fu comunque del tutto indolore. Stan Lee, che sapeva pur riconoscere un talento artistico quando gliene ne capitava uno sottomano, l'avrebbe voluto a vita nella sua casa editrice, e la nuova rivista, Savage Sword of Conan, nasceva già orfana del suo nome più prestigioso.
Unica soluzione possibile, in mancanza di alternative, si rivelò dare avvio a una serie di recuperi - un paio dei quali veri e propri contentini - il cui primo atto consistette nella pubblicazione, nel numero 3 di Savage Sword del dicembre 1974, di una selezione di otto pagine tratte da un progetto abortito del duo Thomas-Smith: un paperback a fumetti dedicato alla giovinezza di un altro personaggio nato come Conan dalla penna di Robert Ervin Howard, King Kull. Il progetto, come appare subito chiaro dai disegni, risale al periodo iniziale della collaborazione tra i due, ma la qualità è tale da far comunque rimpiangere che non abbia avuto un esito positivo.
Unica soluzione possibile, in mancanza di alternative, si rivelò dare avvio a una serie di recuperi - un paio dei quali veri e propri contentini - il cui primo atto consistette nella pubblicazione, nel numero 3 di Savage Sword del dicembre 1974, di una selezione di otto pagine tratte da un progetto abortito del duo Thomas-Smith: un paperback a fumetti dedicato alla giovinezza di un altro personaggio nato come Conan dalla penna di Robert Ervin Howard, King Kull. Il progetto, come appare subito chiaro dai disegni, risale al periodo iniziale della collaborazione tra i due, ma la qualità è tale da far comunque rimpiangere che non abbia avuto un esito positivo.
La seconda e le settima delle otto tavole proposte su The Savage Sword of Conan #3. |
Altri due recuperi - quelli che poco sopra ho definito contentini - appaiono sui numeri 7 e 13 della collana, rispettivamente dell'agosto 1975 e del luglio 1976.
In particolare, nel numero 7 viene riproposta, in bianco e nero e con un diverso montaggio delle vignette, una pagina (quella qui a sinistra) già apparsa nel gennaio 1973, a colori, su Conan the Barbarian #22, e lì presentata come un esercizio di riscaldamento di Barry Smith, risalente a due-tre anni prima. In Savage Sword è invece utilizzata a commento visivo di una poesia di R.E. Howard dal titolo Versi scritti nella consapevolezza che devo morire (in basso a sinistra).
Ma già nella sua prima versione a colori, la pagina servì da contentino, o meglio ancora da consolazione ai lettori di Conan the Barbarian, dopo che tredici tavole di The Shadow of the Vulture (la storia prevista in origine per il numero 22) andarono perdute a causa di un disservizio postale e al suo posto venne riproposta The Coming of Conan, dal primo numero della collana.
Ma già nella sua prima versione a colori, la pagina servì da contentino, o meglio ancora da consolazione ai lettori di Conan the Barbarian, dopo che tredici tavole di The Shadow of the Vulture (la storia prevista in origine per il numero 22) andarono perdute a causa di un disservizio postale e al suo posto venne riproposta The Coming of Conan, dal primo numero della collana.
Nel numero 13 trovano invece posto una illustrazione (qui sopra a destra) e alcuni schizzi del primo Smith, a corredo di un articolo di Fred Blosser intitolato "When the Little People Strike": un'introduzione a tre importanti racconti di R.E. Howard - The Children of the Night, People of the Dark e Worms of the Earth* - che lo stesso Blosser riunisce, insieme ad altri due racconti minori - The Little People e The Secret of Lost Valley** - in un ciclo howardiano "del Piccolo Popolo".
E proprio al racconto Worms of the Earth è riferibile un altro dei possibili epiloghi del primo periodo di permanenza di Barry Smith alla Marvel, con la pubblicazione, nei numeri 16 e 17 di The Savage Sword of Conan (del dicembre 1976 e febbraio 1977), di un adattamento della storia che nelle intenzioni originali avrebbe dovuto proseguire il discorso inaugurato quattro anni prima con Red Nails. L'artista disegnò però alla fine soltanto una manciata di tavole, forse una decina su un totale di trentotto, prima di lasciar perdere ogni cosa. Toccherà così a un altro artista, Tim Conrad, disegnare le tavole mancanti e inchiostrare il tutto.
Conrad ha studiato a fondo la lezione del suo predecessore e il risultato finale è più che dignitoso, ma già la visione della doppia pagina di apertura da sola, lascia immaginare le meraviglie che avrebbe potuto regalare questa storia se fosse rimasta per intero nelle mani di Smith.
Rimane tuttavia da citare ancora un'opera, che è veramente l'ultima del primo periodo Marvel di Smith: un'altra immagine di Conan, sganciata però stavolta dalle pagine a fumetti. Realizzata nel 1974 per il Mighty Marvel Calendar 1975, primo di una serie di calendari con gli eroi Marvel arrivata al 1981, l'illustrazione accompagna la pagina di maggio, mese di nascita dell'artista (vedi, in basso a sinistra, la casella del giorno 25).
E a lui direttamente lascio l'onere di commentare l'immagine (e il calendario):
Nonostante le pecche, c'è qualcosa di accattivante in quest'opera. La usarono per il Calendario Marvel 1975, che oggi presumo sia un pezzo da collezione. Ma si trattò, in realtà, di una produzione frettolosa. Impiegarono dei caratteri ombreggiati per il titolo, ma non avendo a disposizione il 9 sul foglio Letraset usarono un 6 rovesciato, il che significa che l'ombra del presunto 9 è invertita. La trovo una cosa imbarazzante. Uno immagina che avrebbero dovuto arrivarci... che razza di coglioni!***
E proprio la parte conclusiva del commento di Smith che avete appena letto: ...what wankers! mi ispira a congedarmi da voi, anche stavolta, con un grazioso aneddoto finale.
E' di nuovo Roy Thomas che parla, a proposito di un tiro che gli giocò Barry Smith in fase di produzione della storia The Song of Red Sonja:
[Realizzare questa storia] fu un vero spasso, con così tanti simboli fallici nella seconda metà da poterci brindare su con una bottiglia di viagra. Mentre nella prima parte, il Comics Code ci obbligò a cambiare alcuni dettagli della sesta pagina...
...a pagina 3 fui vittima di uno scherzetto di Barry, che mi chiese di far sì che una persona, nella quarta vignetta, si rivolgesse a un'altra con l'appellativo "wank". A quel tempo, questa parola dello slang inglese che sta per "masturbazione" (o "uno che si masturba") non era ancora di uso comune negli Stati Uniti e io non la conoscevo. Fui comunque abbastanza sospettoso da chiedere a Barry di avere la sua assicurazione che quel termine non ci avrebbe causato problemi perché in Inghilterra era una parola sporca. Lui insistette che non lo era. Mi fidai, e presto seppi (grazie a una lettera dall'Inghilterra) che ero stato giocato. Naturalmente mi infastidì scoprire che Barry mi aveva mentito, e da quel giorno, se lui mi dice che il cielo è blu, prima apro la finestra e guardo fuori.****
[Realizzare questa storia] fu un vero spasso, con così tanti simboli fallici nella seconda metà da poterci brindare su con una bottiglia di viagra. Mentre nella prima parte, il Comics Code ci obbligò a cambiare alcuni dettagli della sesta pagina...
...a pagina 3 fui vittima di uno scherzetto di Barry, che mi chiese di far sì che una persona, nella quarta vignetta, si rivolgesse a un'altra con l'appellativo "wank". A quel tempo, questa parola dello slang inglese che sta per "masturbazione" (o "uno che si masturba") non era ancora di uso comune negli Stati Uniti e io non la conoscevo. Fui comunque abbastanza sospettoso da chiedere a Barry di avere la sua assicurazione che quel termine non ci avrebbe causato problemi perché in Inghilterra era una parola sporca. Lui insistette che non lo era. Mi fidai, e presto seppi (grazie a una lettera dall'Inghilterra) che ero stato giocato. Naturalmente mi infastidì scoprire che Barry mi aveva mentito, e da quel giorno, se lui mi dice che il cielo è blu, prima apro la finestra e guardo fuori.****
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The Studio - Complete Comics Chronology XVII: February - April 1973
Puoi vedere le immagini in formato più grande cliccandoci sopra.
Michael William Kaluta: Cover Star Spangled War Stories #167 - DC, February 1973 (Comic-book) Editor: Archie Goodwin | |
Michael William Kaluta: Cover Strange Adventures #240 - DC, February 1973 (Comic-book) Editor: Julius Schwartz | |
Michael William Kaluta: Title page (Destiny) Weird Mystery Tales #4 - DC Comics, February 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell Writer: E. Nelson Bridwell | |
Barry Windsor-Smith: "The Song of Red Sonja" (20 pg) Conan the Barbarian #24 - Marvel Comics Group, March 1973 (Comic-book) Editor: Roy Thomas Writer: Roy Thomas Colorist: Barry Windsor-Smith | |
Michael William Kaluta: Cover House of Mystery #212 - DC Comics, March 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell | |
Bernard Albert Wrightson: Cover + Title page House of Secrets #106 - DC Comics, March 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell | |
Jeffrey Catherine Jones: Idyl (1 pg) National Lampoon #36 - NL Communications, Inc, March 1973 (Magazine) Editors: Doug Kenney, Henry Beard | |
Bernard Albert Wrightson: Cover + "The Patchwork Man" (23 pg) Swamp Thing #3 - DC Comics, February 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell Writer: Len Wein | |
Michael William Kaluta: Cover Sword of Sorcery #1 - DC Comics, March 1973 (Comic-book) Editor: Denny O'Neil | |
Michael William Kaluta: Cover Weird War Tales #12 - DC Comics, March 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell | |
Michael William Kaluta: Cover* + "Jubal the Ugly One" (12 pg) Weird Worlds #4 - DC Comics, March 1973 (Comic-book) Editor: Denny O'Neil Writer: Denny O'Neil Inker: Joe Orlando (*) | |
Michael William Kaluta: Cover Batman #248 - DC Comics, April 1973 (Comic-book) Editor: Julius Schwartz | |
Michael William Kaluta: Cover Detective Comics #434 - DC Comics, April 1973 (Comic-book) Editor: Julius Schwartz | |
Michael William Kaluta: Title page Forbidden Tales of Dark Mansion #10 - DC, April 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell | |
Bernard Albert Wrightson: Cover House of Mystery #213 - DC Comics, March 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell | |
Michael William Kaluta: "Mutiny at Sea" (6+1/3 pg) Korak, Son of Tarzan #51 - DC, April 1973 (Comic-book) Editors: Joe Kubert; Allan Asherman Writer: Len Wein | |
Jeffrey Catherine Jones: Idyl (1 pg) National Lampoon #37 - NL Communications, Inc, April 1973 (Magazine) Editors: Doug Kenney, Henry Beard | |
Michael William Kaluta: "The Spawn of Frankenstein part II" (5.5 pg) The Phantom Stranger #24 - DC, April 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell Writer: Marv Wolfman | |
Michael William Kaluta: Title page Secrets of Sinister House #11 - DC, April 1973 (Comic-book) Editors: Joe Orlando; E. Nelson Bridwell Writer: Marv Wolfman | |
Jeffrey Catherine Jones: Cover + 4 illustrations + "Co-incidence" (2 pg) + "Spirit of '76" (4 pg) + "Saved" (2 pg) + "The Enemy" (5 pg) + "Luce" (2 pg) + "Deja-vu" (4 pg) + "The Bridge" (3 pg) + "Guarantee" (4 pg) + "Death" (5 pg) Spasm! - Last Gasp, April 1973 (Comic-book) |
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Note al testo
* Pubblicati per la prima volta, nell'ordine, su Weird Tales dell'aprile 1931, Strange Tales del giugno 1932, e Weird Tales del novembre 1932, i tre racconti sono stati di recente ristampati in italiano in Urania horror n. 8 (I figli della notte e Il popolo delle tenebre) e Urania horror n. 10 (Vermi della terra). Mondadori, febbraio e novembre 2015. Traduzioni di Laura Serra.
** Apparsi in origine in Coven 13 del gennaio 1970, e Startling Mystery Stories della primavera 1967, sono stati ristampati in Urania horror n. 8 (Il piccolo popolo) e Urania horror n. 10 (La valle perduta).
*** Barry Windsor-Smith, Opus volume 2. Fantagraphics Book, 2000. Pag. 70.
**** The Chronicles of Conan Volume 4, Dark Horse 2004.
** Apparsi in origine in Coven 13 del gennaio 1970, e Startling Mystery Stories della primavera 1967, sono stati ristampati in Urania horror n. 8 (Il piccolo popolo) e Urania horror n. 10 (La valle perduta).
*** Barry Windsor-Smith, Opus volume 2. Fantagraphics Book, 2000. Pag. 70.
**** The Chronicles of Conan Volume 4, Dark Horse 2004.
L'immagine di apertura del post è di Barry Windsor-Smith ed è un dettaglio della copertina di Conan Saga #4 (Marvel Comics Group, august 1987).
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Disegni bellissimi come sempre. Riguardo il 6 rovesciato, oddio, sembra incredibile. Cioè, non è che stiamo parlando di un editorucolo artigianale, parliamo di uno dei più grandi al mondo. E non avevano un 9 di un certo font! Bah!
RispondiEliminaForse non è stata solo pigrizia... magari i tempi di lavorazione a disposizione dei grafici erano così risicati da non permettere loro neanche di attendere l'integrazione del materiale mancante. Le leggendarie deadline della Marvel... ;-D
EliminaQuesto è il primo articolo che leggo dopo mesi lontano dalla rete. Sempre un grande piacere, quindi ti ringrazio e ne approfitto per scusarmi per il "mancato" post in merito al Liebster da te assegnatomi (thanks again!). Vedrò di rimediare in qualche modo nei prossimi giorni. "Le leggendarie deadline della Marvel...", ahah, verissimo, e in generale anche una certa "mano di ferro" con gli artisti, mi ricordo da appassionato di antologie horror, la polemica tra Jim Steranko e lo stesso Stan Lee sul primo numero di "Tower of Shadows" (poi " Creatures on the Loose", mi pare). Un grande saluto e scusa per il disturbo!!! Ciao!!!
RispondiEliminaE infatti ti avevo ormai dato per perso. Avevo addirittura rimosso il tuo blog dal mio blogroll! Felice del tuo ritorno e di sapermi smentito.
EliminaOra il mio blog è in pausa estiva e lo sarà per tutto settembre, ma credo proprio che alla riapertura, a ottobre, troverai pane per i tuoi denti. Anche se conto di leggere prima la tua risposta al mio Liebster (senza impegno, ovvio).
E grazie per il commento, che rivela come sempre il tocco dell'esperto in materia, e per avermi riservato l'onore del primo articolo letto. Ciao a presto!