Solve et Coagula - Pagina 123
Capitolo 10 - parte 7
Una mappa del centro della sua città, Firenze, con sopra
disegnate tre linee a formare un triangolo più o meno equilatero, i cui
vertici, siglati rispettivamente con le lettere H, E e L, corrispondevano a
casa sua, all’ex Ragnarock e all’Hotel Minoic. Non aveva nessuna idea del significato,
ma doveva per forza essercene uno. Riguardo poi al possibile utilizzo di tutto
ciò da parte di Alessandra, dal cui borsello aveva sottratto l’originale, era
un mistero nel mistero. Una cosa almeno le era chiara: dei tre luoghi
contrassegnati dalle lettere i primi due le erano diventati preclusi e le rimaneva
a disposizione solo l’ultimo, il Minoic. Sempre che non fosse già stata bandita
anche da lì; ricordava bene l’episodio del giorno precedente, quando si era
avvicinata alla limousine nera parcheggiata proprio di fronte all’hotel e il
senso di minaccia che aveva avvertito, come di qualcosa di ostile al suo
interno pronta a colpirla se avesse osato avvicinarsi ancora. Non era in fin
dei conti la stessa sensazione che aveva avvertito poco prima nel suo
appartamento, davanti alla porta socchiusa della stanza di Alessandra? E se
quella stessa presenza, in quel preciso momento, stesse occupando una delle
stanze dell’albergo… non avrebbe forse fatto in modo di tenerla alla larga
anche da lì?
C’era in realtà un terzo posto a cui lei non poteva più
accedere, ed era l’appartamento di suo padre. Però in questo caso il palazzo si
trovava abbondantemente al di là dei confini del triangolo e il fatto che lei
avesse finito per trovarsi bandita anche da lì poteva essere una semplice
coincidenza. Ammesso che avesse senso prendere in considerazione la parola “coincidenze”
in una situazione del genere.
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All’improvviso, come su un display immaginario, certo richiamata
dal ricordo di quello che era appena successo a suo padre, le lampeggiò nella
mente la parola “Pohjola”. Nella concitazione delle ultime ore non aveva
trovato il tempo di indagare sul suo significato come si era ripromessa. E se
la spiegazione vera fosse proprio quella che si era costruita sul momento
durante l’interrogatorio del maresciallo? Forse Pohjola era davvero solo il
nome di una donna straniera e quella di suo padre era stata una vera fuga d’amore.
Però, per quanto si sforzasse, Luisa non riusciva a immaginarsi suo padre che fuggiva
lasciandosi dietro tutte le sue collezioni: i dischi, i fumetti, i romanzi di
fantascienza. Tutto il resto - moglie, figli, lavoro – lo trovava plausibile, ma
le sue collezioni… quelle proprio no.
Si guardò intorno e vide che il suo vagare senza meta
l’aveva portata a un passo da Piazza del Duomo, e poiché non le dispiaceva
l’idea di continuare a riorganizzare le idee al riparo dal freddo e
dall’umidità, si diresse subito all’internet cafè di fronte al Battistero.
Ordinò una cioccolata calda e mentre gliela preparavano ne approfittò
per controllare lo stato del suo occhio sinistro allo specchio retrostante il
banco del bar. L’iride continuava a sembrarle più espansa e luminosa rispetto a
quella dell’occhio destro, ma l’intensità della luce artificiale nel locale le
rendeva difficile stabilirlo con certezza. L’importante era che non si fosse allargata
a coprire ogni traccia del bianco circostante come aveva temuto che potesse
succedere. Se ricordava bene, era così che venivano rappresentate le creature
aliene nei film di fantascienza, con la parte in vista dell’occhio tutta
coperta dall’iride. Chissà poi in base in quale logica…
Decise di non pensarci oltre e si sedette alla postazione assegnatale.
Controllò prima gli arrivi nella sua casella di posta elettronica, ma solo per
scoprire che non aveva ricevuto nulla di importante. La richiuse senza perdere
tempo e dette inizio alla sua ricerca. L’internet cafè chiudeva a mezzanotte e
aveva quindi circa sei ore di tempo a disposizione per venire a capo di
qualcosa.
Si districò tutto sommato velocemente tra i risultati della
prima schermata, e decise, come prima opzione, di concentrarsi sull’aspetto
mitologico della faccenda. Da Wikipedia ricavò che Pohjola era un reame
mitologico finlandese nominato nel poema epico Kalevala e in qualche modo collegato
al male e alla morte. Si poteva dire che fosse qualcosa di simile all’Hel
norreno, anche se all’apparenza non proprio la stessa cosa. Ma perché scegliersi
un nome, presumibilmente di copertura, da una cultura diversa, sebbene sempre
nordica? Quella norrena da sola non ne conteneva abbastanza di nomi? Ma le
mitologie potevano essere addirittura tre, se si considerava il nome “Minoic”.
Quattro, se ci si allargava fino a includere il nome “Eva”, che proveniva dalla
mitologia ebraica.
Ripensò allora a una parte del suo dialogo con
Giulia la sera in cui aveva prima costretto l’amica a prendere il suo posto all’appuntamento
con Eva Luna, e poi a farle un resoconto dettagliato dell'incontro. Ripensò in particolare a un dettaglio cui lì per lì nessuna di loro
due aveva dato importanza ma che poteva essere in realtà significativo.
Ho capito: tocca un ripasso accurato ^_^
RispondiEliminaIvano... attendo Pat! XD
Non credo che il ripasso sia così indispensabile, sai? Penso che il seguito ti sarà abbastanza chiaro...
EliminaAspettiamo Pat... se non ci ha abbandonato ^^
No no! Non vi ho abbandonato... sono stata un po' troppo presa in qusti giorni ma come vedete... :)))
EliminaAl ripasso sto pensando anch'io perchè la memoria non c'è più e Ivano continua a spargere indizi in cui non mi sto più raccapezzando ahhahhahhha
Allora... in finlandese Pohja significa fondamento, base.
Nel Pohjola c'erano le fondamenta delle colonne del mondo.
Quindi... questa Pohjola può essere più che un nome proprio di persona un luogo di appuntamento.
ma a questo punto Luisa, Alessandra e ??? dovrebbero essere le "invitate". Che ci abbiano portato il padre, Giulia e Fabrizio per costringerla ad andarci?
Una sorta di sequestro conn lo scopo di indicarle la strada? W se così fosse, una volta là cosa ci troverebbe? Chi ci troverebbe? Eva Luna e Alessandra?
E per cosa?
Uffffff e stra uffff con questo caldo tutto questo ragionamento fa male!!!!! ahahahahhaha
A quando la prossima puntata? :
Ecco... vedi Ivano che ci hai confuse totalmente? o.O Bofff...
Elimina@ Patricia
EliminaLe tue supposizioni hanno confuso anche me e non ci sto più a capire niente neanch'io :D
Il ripasso secondo me non è necessario perché la frase che Giulia ha detto a Luisa la sera dell'incontro post-Ragnarock finora non è mai stata riportata. Lo sarà nel prossimo post.
Sparizioni e sequestri hanno invece una diversa spiegazione... ma per quella bisogna aspettare il suo momento.
La prossima puntata? Tra una settimana circa. Questa seconda pausa non è totale come l'altra e influirà poco sul ritmo delle puntate della blog novel ^^
Evvaiiiiii!
EliminaHai visto Glò chhe ci sono riuscita a confonderlo??? ahahahahh
Frase, Ivano? Che frase? Vado a rileggere... :P)
Ciao e buona serata
La frase a cui si allude nell'ultimo paragrafo di questo post.
EliminaCiao e buona serata altrettanto, Patricia.
Questo è stalking del più raffinato! XD Ahahahahah!
EliminaGlò... tra un po' Ivano ci blocca... :))))
EliminaComunque non lo dico per dire. Un momento di meno confusione mentale e me lo rileggo da capo. Le cose a puntate mi confondono un po'..
Rileggerlo daccapo? Il modo migliore per aumentare la confusione :D :D :D
EliminaPerfido l'Ivano :O
EliminaComunque anche io ho in mente troppe situazioni (relativamente alla blog novel): alla fine perdo la bussola o_O
Anch'io, Glò.... aahhahahahahahaha
EliminaQUI
Io credo di dovermi leggere qualche altro episodio ;). Per ora ti posso solo ripetere ciò che ti dico sempre, che il tuo modo di scrivere mi piace davvero tanto. Buon pomeriggio e a presto .. Dream Teller ^ ^
RispondiEliminaGrazie degli apprezzamenti, Dream Teller, molto graditi ^^
EliminaMa anche il tuo ultimo post narrativo mi ha fatto un'ottima impressione *__*
Va bene Ivano, un po di tempo per mettersi in pari ce lo hai concesso (non bastaaaa), bello, bello, bello.
RispondiEliminaGrazie, grazie, grazie, Massimiliano :)))
EliminaVorrei concedere più tempo, ma il problema è che sono diventato blog novel dipendente. Sconsiglio vivamente di iniziarne una ^_-
Anche noi, blog novel dipendenti!!!!!!
EliminaIvano è speciale.
EliminaOhé, piano ragazzi e ragazze. Ricordatevi che qui soprattutto si gioca ^^
EliminaEcco ecco, pure la sgridata, hehehehe però...
RispondiEliminaNon siamo più pienamente vivi, più completamente noi stessi, e più profondamente assorti in qualcosa, che quando giochiamo.
(Charles E. Schaefer)
Massimiliano.. fregatene!!!!!!!!!!! ahhahahahah
EliminaEccola lì, Pohjola! L'avevo già cercata su wiki, e ora la ritrovo nella narrazione. E con questo commento supero definitivamente due concorrenti in gara e mi attesto al terzo posto. Ora però devo fare un pit stop per rifornimenti. Buona serata! :-)
RispondiEliminaBuon rifornimento, allora!
EliminaE buona serata anche a te (sebbene con un giorno di ritardo) ^_^