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Solve et Coagula - Pagina 125



Capitolo 10 - parte 9

Che stupida che sono stata a tenere la borsa sul lato di passaggio, esclamò dentro di sé Luisa, mentre si guardava intorno nella semioscurità della piazza, all’inutile ricerca del suo scippatore.
Era talmente giù di morale che si sedette su una delle vicine panchine di pietra, incurante del gelo e dell’umidità. Se non altro adesso, con tutte le opzioni azzerate di colpo eccetto una, non aveva più l’imbarazzo della scelta. Senza soldi, senza cellulare, senza chiavi di casa, anche un idiota avrebbe constatato che la partita era chiusa ed era arrivato il momento di gettare la spugna. Non le restava altro da fare che sollevare di nuovo le chiappe (che in caso contrario presto non avrebbe più distinto dalla pietra sottostante) e dirigersi alla stazione di polizia per dire tutto quello che sapeva. Che facessero poi di lei e della sua confessione quello che pareva loro meglio…
Ma proprio mentre stava per mettersi in piedi, qualcuno le si fermò davanti. Era un uomo con una maschera bianca sul volto, notò distrattamente Luisa, del tipo di quelle con i tratti femminili che lei aveva visto in certe foto del carnevale di Venezia, mentre per il resto era avvolto in un impermeabile di colore chiaro. Probabilmente qualcuno in vena di approcci ma che aveva appena scelto la persona sbagliata. Luisa decise che lo avrebbe semplicemente ignorato e atteso che se ne andasse, ma in quello stesso istante lui si aprì l’impermeabile e le mostrò il pene eretto, illuminato in pieno dalla luce giallastra del vicino lampione. «Vuoi gradire?» le chiese.
Luisa non si scompose affatto. Anzi, per un momento le sembrò perfino che quell’episodio, assurdo e sotto ogni aspetto sgradevole, riportasse un minimo di normalità nella sua vita. Quanto tempo era che non vedeva un uomo nudo? si domandò. Due anni come minimo…
«Un’altra volta, forse… adesso ho altro a cui pensare» gli rispose, con una tranquillità che uno spettatore che si fosse trovato ad assistere alla scena avrebbe certo trovato del tutto incongrua.
Ma neanche l’altro si scompose. «D’accordo, un’altra volta… ma ricorda che ogni promessa è debito» e detto questo richiuse l’impermeabile e si allontanò senza fretta così come era arrivato, facendosi ingoiare dalla semioscurità e dalla folla.
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Luisa annotò distrattamente che nessuno nella piazza sembrava essersi accorto di niente, oppure avevano fatto tutti finta di non vedere. Fatto sta che si era appena intrattenuta in un colloquio civile con un tale che, forse approfittando del detto che a carnevale ogni scherzo vale, aveva dato sfogo ai suoi peggiori istinti in pieno centro cittadino.
Decise di non pensarci oltre, che davvero aveva cose più importanti di cui occuparsi, e di riprendere da dove era stata interrotta, cioè dall’atto di scollarsi dal suo gelido sedile (ma lei stranamente non si sentiva più così gelata fin nelle ossa come pochi minuti prima). Solo che proprio nell’alzarsi il suo piede urtò contro qualcosa. Abbassò gli occhi e restò a bocca aperta alla vista della sua borsa, rovesciata su un fianco a pochi centimetri da lei.
Gliela aveva forse riportata l’esibizionista in maschera? si chiese. Se era stato davvero lui doveva essere una specie di prestigiatore perché era riuscito a farlo senza che lei si accorgesse di niente. In ogni caso non aveva l’aria di essere la stessa persona che prima l’aveva scippata - l'altro era piuttosto tarchiato, questo alto e magro - e quindi in quel brevissimo lasso di tempo doveva essere successo qualcosa che a lei era sfuggito. Con le mani che le tremavano sollevò l’oggetto da terra, scoprendo con sorpresa che non l’avevano alleggerita proprio di tutto. Senza indugiare oltre, aprì la cerniera e iniziò l’inventario del contenuto.


Commenti

  1. Epperò..... :)))
    Quanti quesiti ora!
    L'esibizionista chi è? Un semplice matto, qualcuno che vuole solo divertirsi o ha perso una scommessa con gli amici?
    Oppure qualcuno ha che fare con tutti i misteri che girano intorno a Luisa?
    E cosa manca dalla borsetta? Perchè gliel'hanno presa e in qualche modo fatta riavere?
    Non mi ricordo più cosa aveva dentro. La carta d'identità di Alessandra l'aveva rimessa a posto giusto? Poi cellulare agenda chiavi portafoglio.... e tutto il ciarpame che noi donne ci teniamo dentro. Altro?

    Mannaggia Ivano che labirinto!!!! Sei peggio di Dedalo... :)))
    ,

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    Risposte
    1. Luisa aveva fatto in tempo a prendere con sé giusto l'essenziale.... portafoglio, cellulare, chiavi di casa. La prossima volta vedremo cosa c'è e cosa manca nella borsetta ;)
      Peggio di Dedalo? Manco a dirlo questa storia ha avuto origine da un labirinto ;D

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    2. Ricordo.... :)
      Però, attento eh. L'essenziale da tenere in borsa per una donna comprende ben altro. Mezza casa diciamo :))))

      Comunque penso che le sia sparito qualcosa che può rivelarsi importante per la storia anche se lei non lo sa ancora. E nemmeno noi...
      Con te poi ormai non mi spavento più di niente... ahhahahahhaahah

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    3. Meno male, perché anche nel prossimo post, l'ultimo della prima parte, ci sarà di che sorprendersi... almeno spero ;D

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  2. Credo che l'esibizionista sia un complice, di chi e di che cosa, ce lo dirai tu Ivano :D Sembra che Luisa abbia stretto un patto... col diavolo o con chi per esso!
    Che cosa mancherà dalla borsa? Attendiamo, al solito :P

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    1. Patto con il diavolo? Peut-etre, Glò, peut-etre ;)

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    2. Ok per il patto. Ma come? Quando? In una vita precedente?

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    3. Come per le famose stringhe, Patricia... in senso lato... molto lato :)

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    4. Ok.. in senso lato....
      Diciamo però che la sua curiosità sulle Hel, su Eva Luna e tutto quanto il resto, anche l'omicidio del poliziotto, l'ha instradata su un sentiero pericoloso.

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    5. Sì, Pat, ma ricordiamo che la colpa è sempre di Ivano XD

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    6. Ma io in realtà a Luisa voglio bene... è inchiostro del mio inchiostro ;)

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    7. Certo, Ivano, certo.... se poi la odiavi ahahahhahahahahaha

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  3. Le persone con la maschera fanno sempre un certo effetto. Poi se sono nudi sotto l'impermeabile... ancora di più! ;-)

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