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Visualizzazione dei post da aprile, 2015
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I misteriosi Quindici

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Almeno una parte dei lettori più affezionati del mio blog sa che il mio blog è percorso al suo interno, fin dall'inizio, da una sorta di mini saga che potremmo chiamare: La riconquista dei Quindici . Il primo capitolo della saga narrava il modo in cui ero fortunosamente rientrato in possesso della famosa enciclopedia per ragazzi a quasi quaranta anni di distanza da quando me ne ero privato. Avevo cominciato a desiderare di riaverla con me, insieme a tutti gli altri libri che hanno accompagnato la mia infanzia, e il desiderio si era concretizzato nel giro di poco come per magia. La biblioteca comunale del mio quartiere, diventata ormai una mia seconda casa, si stava infatti liberando proprio in quei giorni dell'enciclopedia ed io mi sono mi sono fatto subito avanti per averla (per la cronaca: ho poi donato alla biblioteca un equivalente numero di libri in cambio). Qualcun altro era però arrivato prima di me e si era già portato via i primi due volumi, quelli di

Solve et Coagula - Pagina 110

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Capitolo 9 - parte 9 Gli unici soprabiti invernali appesi all’attaccapanni erano i suoi e questo significava una di queste due cose: o Alessandra non era rientrata quella notte oppure era uscita di nuovo quella mattina presto. Luisa non avrebbe saputo dire quale delle due versioni fosse vera, poiché la sera prima, a dispetto delle sue buone intenzioni di rimanere alzata ad aspettare il ritorno della sua inquilina, era stata colta da un improvviso, fortissimo bisogno di dormire, tanto che aveva fatto perfino fatica a passare dal bagno prima di trascinarsi in camera, mettersi a letto e piombare in un sonno che si era poi protratto, senza pause, fino al mattino. Il loro incontro era quindi rimandato, anche se non di molto, poiché, per quanto Luisa poteva ricordare, Alessandra non era mai stata lontano dall'appartamento e dalla sua stanza per più di un'intera giornata. Stava così per uscire, quando le sembrò di sentire un rumore provenire proprio dalla stanza della sua inq

Classic fairy tales XXX musicals /1 - Alice nel paese delle pornomeraviglie (Bill Osco's Alice in Wonderland)

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Ricorre quest'anno il 150° dalla prima pubblicazione, nel 1865, del capolavoro di Lewis Carroll   Alice nel paese delle meraviglie . Ho così pensato che sarebbe stato bello festeggiare la ricorrenza, e immagino che molti altri blogger faranno altrettanto se non l'hanno già fatto. Ma tra tutti i modi possibili di festeggiare, potevo scegliere di scrivere un post sul libro di Carroll, magari rischiando di ripetere cose già dette da altri? O sul classico di animazione della Disney? O sul recente film di Tim Burton? La risposta è no. No, se esiste la possibilità di realizzare, in alternativa, un post su un buon film degli anni '70, cento volte più insolito e meno conosciuto dei due citati. Nota preliminare: A dispetto di quel che può far pensare il titolo, questo post non contiene nessun tipo di contenuto esplicito. Ho ritenuto quindi superfluo l'inserimento del contrassegno di Parental Advisory che ho utilizzato in altri post della stessa categoria. * * *

Solve et Coagula - Pagina 109

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Capitolo 9 - parte 8 La mattina del lunedì, davanti alla finestra della cucina, Luisa scoprì che fuori nevischiava. La neve è un evento raro a Firenze e scegliendo di cadere proprio in quel momento, quando lei avrebbe dovuto andare a recuperare il suo scooter parcheggiato dal giorno prima davanti alla casa di suo padre, le metteva, si può dire alla lettera, i bastoni fra le ruote. Tuttavia lasciare il mezzo dov’era ancora per un po' non rappresentava un vero problema - la pulizia di quella strada in particolare era fissata per il venerdì - e forse era meglio che lei approfittasse davvero di quella mattina per mettere in fila tutto quello che sapeva e arrivare al nuovo incontro con i suoi due amici con qualcosa di già definito in mente. Alla fine avevano deciso di incontrarsi nel pomeriggio, nello studio di Fabrizio, e Luisa doveva solo farsi trovare da Giulia, subito dopo pranzo, nel solito punto dei viali poco oltre il confine della Zona a Traffico Limitato. Non aveva per

L'alfabeto della mia scrittura

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Non avrei mai immaginato di dover presentare due meme di seguito, ma quando stamani mi sono imbattuto in questo bel gioco letterario nel blog di Chiara Solerio Appunti a margine , non ho proprio resistito. Il gioco è semplice: si tratta di collegare un particolare che riguarda la nostra scrittura a ciascuna delle 21 lettere che compongono l'alfabeto italiano. Io ho seguito il consiglio di Chiara di compilare la lista in modo istintivo, senza pensarci troppo, e in effetti questo post mi è nato tra le mani d'impeto, senza arzigogoli o censure. Non mi resta così che augurarvi buona lettura oltre che, naturalmente, lanciarvi l'invito di unirvi alle danze. * * * A come Autobiografia . La mia scrittura, e mi riferisco qui in particolare al mio romanzo in corso d'opera, poggia su una solida base autobiografica. Ho fatto mia questa citazione di Henry Miller di un passo del filosofo americano Ralph Waldo Emerson: E poi, a poco a poco, i romanzi cederanno i

Day of the VIBA (Very Inspiring Blogger Award)

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Post aggiornato il 06/08/2019 E' arrivato per me il momento di onorare, anche se solo a metà, il Very Inspiring Blogger Award conferitomi da uno dei blogger più ispirati in circolazione, Ariano Geta , alcuni giorni fa. La sua motivazione mi ha fatto correre un brivido di piacere lungo la schiena: Perché di blog così finemente (ma non pedantemente) intellettuali ce ne sono pochi. Wow! Mentre le regole da rispettare, per i premiati, sono solo due: 1. raccontare 7 fatti curiosi / inusuali / scemi / buffi / particolari della propria vita 2. nominare a propria volta altri 15 blogger che in qualche modo ci hanno ispirati Non onorerò, come ho scritto, il premio per intero perché non ho il tempo materiale, adesso, di cercare altri quindici nomi e scrivere altre quindici motivazioni, dopo i sette e le sette del Boomstick . Ma ho comunque voluto fare un esperimento e ho scoperto che, sommando i blog da me nominati nei vari awards lo scorso anno e questo, il risultato fa prop

Solve et Coagula - Pagina 108

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Capitolo 9 - parte 7 Fabrizio ritenne di dover intervenire di nuovo. «E’ quasi mezzanotte e secondo me è meglio se ci dormiamo sopra. Che ne dite se ci vediamo di nuovo domani pomeriggio?». «Per fare cosa?» gli domandò Luisa. «Per fare il punto della situazione e studiare un piano un po’ meno rischioso. Ognuno di noi tre cerca nel frattempo di mettere in fila tutto quello che sa, o crede di sapere, di tutta questa storia». «E intanto il tempo passa». «Capisco la tua necessità di avere delle risposte, Luisa, ma la fretta porta raramente a qualcosa di buono» insistette Fabrizio. La ragazza rifletté alcuni istanti. «E va bene, ma se domani non uscirà fuori niente di concreto farò a modo mio». Dopodiché accompagnò i due amici fino alla soglia dell’appartamento e li congedò velocemente. Rimasta sola, Luisa cominciò a guardarsi intorno. Il soprabito di Alessandra non era appeso all’attaccapanni dell'ingresso e questo significava che non era ancora rientrata. Si c

Apollo servo di Admeto - Quarta parte

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Avevamo lasciato, un paio di post addietro, il semidio Eracle a gozzovigliare in un'ala del palazzo dell'ospitale Admeto, con l'uomo addetto a servirlo che si lamentava della sua grettezza. Admeto, come ricorderete, ha volutamente ingannato l'eroe con le sue sottigliezze oracolari e gli ha nascosto, pur senza mentire, la vera natura degli avvenimenti in corso altrove, nel cuore della sua reggia. Ma anche il servo, per ordine dello stesso Admeto, deve far finta di niente e tenere tutto per sé il dolore per la perdita della padrona. Eracle finisce tuttavia lo stesso per accorgersi della tetraggine del servo. Lo invita allora a non darsi troppo pensiero per una morta che in fin conti non è neanche una del casato e a onorare invece con lui Afrodite, "la divinità più gradita ai mortali". Finché, una battuta dopo l’altra, Eracle viene finalmente a sapere che la morta è in realtà la moglie di Admeto ( Alcesti , 826-833): Me ne ero accorto, a vedere i vostri