The Studio Section Seven - Gli anni '80 /5: The Epic Years I
E' la primavera del 1980 quando, a un anno esatto dal debutto di Heavy Metal a opera della National Lampoon, la Marvel di Stan Lee decide di tentare a sua volta la strada dell'adult fantasy, lanciando sul mercato una rivista chiamata Epic Illustrated. Ne affida la direzione alla mano esperta di Archie Goodwin - considerato uno dei migliori editor e sceneggiatori di fumetti di sempre - e l'illustrazione di copertina del primo numero a un maestro riconosciuto del fantasy qual è Frank Frazetta. E già così ce ne è a sufficienza per attirare i fan del genere, anche se nelle pagine interne la Marvel punta, e punterà per l'intero ciclo delle pubblicazioni, al compromesso, scegliendo di affiancare a specialisti del genere fantasy alcuni dei suoi migliori "interni" maturati nel genere supereroistico.
Ma pur se contrassegnata da una buona partenza, e destinata ad evolversi qualitativamente con il tempo, Epic Illustrated durerà appena 34 numeri. Abbastanza, per fortuna, da permettere a tutti e quattro i moschettieri di The Studio di approdare sulle sue pagine, con contributi che variano in qualità e proporzione ma sempre comunque degni di nota.
Ma pur se contrassegnata da una buona partenza, e destinata ad evolversi qualitativamente con il tempo, Epic Illustrated durerà appena 34 numeri. Abbastanza, per fortuna, da permettere a tutti e quattro i moschettieri di The Studio di approdare sulle sue pagine, con contributi che variano in qualità e proporzione ma sempre comunque degni di nota.
Primo di loro in ordine di tempo è Mike Kaluta, che autorizza la riproposta, sulla copertina del quarto numero (Estate 1980), di un suo poster del 1978, In a Twinkling of a Eye. A seguire, nel numero 7 del maggio 1981, è Barry Windsor-Smith, a conquistarsi un doppio spazio: in copertina (con la riproduzione di The Last Atlantean) e all'interno, con ben quindici pagine di intervista (inframezzata a illustrazioni) a cura del redattore di Epic Illustrated, Archie Goodwin.
Bisogna tuttavia aspettare ancora il numero 16, del febbraio 1983, perché le cose comincino ad assumere la piega auspicata da ogni fan dell'ex quartetto, grazie a Barry Windsor-Smith che vi presenta una storia a fumetti in piena regola e inedita, The Beguiling: otto tavole che sono da considerarsi uno dei capolavori dell'artista anglo-americano e il punto d'incontro tra il Barry Windsor-Smith pittore e il Barry Smith autore di fumetti, sottolineato anche dalla scelta stilistica di accompagnare la tecnica dell'olio al tratto a china. Se poi si sommano la splendida immagine di copertina (a lato, riproduzione di Fallen Icarus, poster del 1981), le due tavole, recuperate stavolta dal lontano 1971, di A Path of Stars e l'illustrazione di apertura di un racconto di Archie Goodwin intitolato The Horde, quel che si ottiene alla fine è una sorta di "Speciale Barry Windsor-Smith".
Non poco inchiostro è stato del resto speso, da allora, da quanti hanno tentato di penetrare il misterioso codice narrativo e figurativo di The Beguiling. Ma io, che non ho nessuna intenzione di unirmi al coro delle interpretazioni, mi limito a riportare ciò che ne ha detto lo stesso Barry Windsor-Smith, molti anni dopo, nel secondo volume della sua autobiografia Opus:
Tutto sommato, questa storia ha richiesto in media 5 settimane per pagina: non proprio un progetto per fare soldi, posso assicurarvelo. Ho scritto la sceneggiatura come una poesia a mano libera, prendendo la cadenza da un'opera di Swinburne. O era Strindberg? Adesso l'ho dimenticato. Di recente ho trovato la mia trama originale scarabocchiata su un foglio di disegni a matita per l'immagine di copertina. Quella versione era meno personale, ma ho cambiato il corso della storia dopo aver attraversato una crisi con la mia lady di quel periodo. A tale proposito, la storia riflette il suo tempo ed è anche profetica.
La scena dei serpenti e dei pesci che si contorce dal muro di pietra è molto strana. Stavo per tagliarla via, pensando che fosse troppo strana, ma il mio editor, Archie Goodwin, mi ha convinto a mantenerla. "Ma è strana" ha commentato, "davvero strana".
Seguendo la sua donna ideale, il giovane cavaliere si sottomette a un balzo di fede, simbolizzato dal suo camminare attraverso il muro solido come se fosse irrilevante. La sua trasformazione in pietra implica che la donna è davvero Medusa. La mia Medusa, cioè, dove dietro la facciata della bellezza si nasconde qualcosa di sconosciuto e di inconoscibile. Questa è l'unica volta in cui ho usato la trasformazione in pietra, ma la donna non assomiglia per niente alle mie altre immagini di Medusa. La vediamo come la vede il cavaliere, come un angelo. Anche se l'uomo non diventa altro che un trofeo, continua ad avere fiducia in ciò che crede essere il suo vero amore. Sai, la "beata inconsapevolezza". Non è così evidente, e avrei davvero dovuto elaborare un po'
di più la scena, ma nelle ultime tre vignette il suo braccio sinistro una volta teso è rotto, e l'edera è diventata invasiva, e lo inghiotte con il passare del tempo. Eppure il suo focus è ancora tutto sulla sua vita immaginaria e sull'angelica anima gemella dei suoi sogni. È un finale amaro per un'idealista come me.*
Si rinnova dunque l'ossessione dell'artista per Medusa, sua musa spirituale che assume qui, attraverso gli occhi del cavaliere (quasi sempre inadatto al ruolo in Barry Windsor-Smith), delle sembianze angeliche. Come fa notare l'artista, il distanziamento estremo della figura di Medusa dal canone classico, è qui curiosamente bilanciato dalla circostanza che, per la prima volta in una sua opera, la gorgone esercita il suo potere di trasformare la carne in pietra.
C'è inoltre da annotare che, a differenza dei suoi tre compagni di avventura, Barry Windsor-Smith salta a piè pari l'esperienza di Heavy Metal per approdare direttamente sulle pagine di Epic Illustrated. Probabilmente per una pura questione cronologica, essendo infatti lui l'ultimo dei quattro, in ordine di tempo, a ritornare al medium fumetto, dopo essersene allontanato più degli altri, a parte Jeff Jones, ai tempi di The Studio.
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* Barry Windsor-Smith, Opus Volume Two. Fantagraphics Books, 2000; pag. 146. Traduzione mia.
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The Studio - Complete Comics Chronology XXII: October 1974 - 1975/A
Puoi vedere le immagini ingrandite cliccandoci sopra.
Bernard Albert Wrightson: Frontispiece Eerie #61 - Warren, October 1974 (Magazine) Editor: Bill DuBay | |
Bernard Albert Wrightson: Cover Rocket's Blast Comicollector #114 - James Van Hise, October 1974 (Fanzine) | |
Bernard Albert Wrightson: Frontispiece Creepy #66 - Warren, November 1974 (Magazine) Editor and writer: Bill DuBay | |
Jeffrey Catherine Jones: Idyl (1 pg) National Lampoon #55 - NL Communications Inc., November 1974 (Magazine) Editors: Doug Kenney, Henry Beard | |
Michael William Kaluta: "Voodoo Killers" (1 pg) + 3 illustrations for "Tales Of The Happy Humfo" + 3 illustrations for "Jimmy Doesn’t Live Here Anymore" Tales of the Zombie #8 - Marvel Comics Group, November 1974 (Magazine) Editor: Marv Wolfman | |
Bernard Albert Wrightson: Frontispiece Creepy #67 - Warren, December 1974 (Magazine) Editor and writer: Bill DuBay | |
Jeffrey Catherine Jones: Idyl (1 pg) National Lampoon #56 - NL Communications Inc., December 1974 (Magazine) Editors: Doug Kenney, Henry Beard | |
Michael William Kaluta: Cover The Savage Sword of Conan #3 - Marvel Comics Group, December 1974 (Magazine) Editor: Roy Thomas | |
Barry Windsor-Smith: "Kull of Atlantis" (8 pg) The Savage Sword of Conan #3 - Marvel Comics Group, December 1974 (Magazine) Editor and writer: Roy Thomas | |
Bernard Albert Wrightson: Cover + Illustration ACBA Sketchbook - Academy of Comic Book Arts, 1975 (Fanzine) | |
Michael William Kaluta: Illustration ACBA Sketchbook - Academy of Comic Book Arts, 1975 (Fanzine) | |
Barry Windsor-Smith: Illustration ACBA Sketchbook - Academy of Comic Book Arts, 1975 (Fanzine) | |
Jeffrey Catherine Jones: Back cover ACBA Sketchbook - Academy of Comic Book Arts, 1975 (Fanzine) | |
Bernard Albert Wrightson: Cover + Various illustration + "Feed it!"* Berni Wrightson Treasury - Omnibus Publishing, 1975 (Fanzine) * From: Web of Horror #3 | |
Bernard Albert Wrightson: Illustration Gamut #1 - Tabloid press, 1975 (Fanzine) | |
Michael William Kaluta: Cover + Interview w/art (6 pg) Horizons #1 - Horizon Publications, 1975 (Fanzine) | |
Bernard Albert Wrightson: Centerfold Horizons #1 - Horizon Publications, 1975 (Fanzine) | |
Bernard Albert Wrightson: Cover Monsters Price Guide #2 - Larry Kenton, 1975 (Fanzine) | |
Michael William Kaluta: "Lancelot Du Blac" (1 pg) National Lampoon: Presents The Very Large Book Of Comical Funnies - NL Communications Inc., 1975 (Paperback) | |
Bernard Albert Wrightson: Illustrations for "The Lost E.C. Comics" National Lampoon: Presents The Very Large Book Of Comical Funnies - NL Communications Inc., 1975 (Paperback) | |
Bernard Albert Wrightson: Illustration The STreet Enterprises Benefit Portfolio - Street Enterprises, 1975 (Fanzine) Editors: Jerry Sinkovec; Mike Tiefenbacher | |
Michael William Kaluta: Illustration The STreet Enterprises Benefit Portfolio - Street Enterprises, 1975 (Fanzine) Editors: Jerry Sinkovec; Mike Tiefenbacher | |
Michael William Kaluta: Illustration Venture #4 - Horse, 1975 (Fanzine) |
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L'immagine di apertura del post è: Barry Windsor-Smith, Beguilded (1982-95, detail).
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