Da Lord of Light ad Argo /5 - Science Fiction Land /2 di 2
Il disegno battezzato Science Fiction Land, che raffigura l’insieme del parco sullo sfondo delle
montagne del Colorado, è stato realizzato da Jack Kirby sulla base di una mappa
abbozzata da Barry Geller. Solo alcune delle varie strutture presenti
al suo interno sono state però dettagliate da Kirby in disegni separati, e sono
quelle che ho racchiuso, qui sotto, nei due rettangoli di colore verde e
bianco.
Nel rettangolo bianco sono facilmente riconoscibili, dall'alto in basso, le tre strutture denominate, nei disegni, Royal Chambers of Brahma, Terminal of Gods e Hostel of Hawkana. Poiché la prima delle tre l'ho già descritta nel post precedente, passo subito alla descrizione delle altre due. Anche la numerazione riprende da dove mi ero fermato.
* * *
2c. Terminal of Gods e Jet Tube Sky Ride
Nel film Lord of Light, la struttura denominata Terminal of Gods doveva servire da punto di decollo o di approdo dei veicoli degli dèi diretti o provenienti dai Cieli, oltre che da casa dell'uccello mitologico Garuda, sulle cui ali vola il dio Vishnu, ma Geller l'ha concepita principalmente in vista di un suo utilizzo nel parco di Science Fiction Land.
La lunghezza prevista della piattaforma era di poco meno di 300 metri. Raggiungibile attraverso un servizio sotterraneo di hovercraft, avrebbe dovuto ospitare, nelle teste delle sue statue-pilastro, dei punti di ristoro a cui i visitatori avrebbero avuto accesso per mezzo di ascensori (il tutto è ben visibile nell'immagine).
Il Terminale doveva inoltre servire da snodo di accesso al Jet Tube Sky Ride, un sistema di collegamenti interno a Science Fiction Land in grado anche di connettere il parco agli aeroporti delle città più vicine. I vettori, veri e propri prototipi degli attuali treni a levitazione magnetica (MagLev) dalla capienza di cento persone, avrebbero dovuto muoversi all'interno di un tunnel di plastica trasparente che avrebbe permesso ai visitatori di godere della vista del parco lungo il tragitto da un'attrazione all'altra.
2d. Hostel of Hawkana
Hawkana è il perfetto oste e il proprietario
della struttura Hostel of
Hawkana. Concepita in origine per accogliere in primo luogo gli dèi, nelle
pause del loro peregrinare durante l’epoca primordiale della costruzione dei
Cieli, è simile, nella sua architettura, al terrestre Taj Mahal. In Science
Fiction Land avrebbe dovuto essere raggiungibile per via terrestre e
acquatica, nel secondo caso grazie a degli hovercraft che percorrono due
canali. Al suo interno avrebbero dovuto trovarvi posto una galleria
commerciale, dei ristoranti, degli auditorium e delle sale per esposizioni.
Nel rettangolo verde sono invece riconoscibili le due aree
denominate, nei disegni di Kirby, Brahma’s Pavilions of Joy e North-East Corner
of Paradise.
2e. Brahma’s Pavilions of Joy
Nel romanzo di Roger Zelazny, Brahma allude al suo Padiglione delle delizie come al palazzo del piacere supremo. Nei disegni per Science Fiction land, l'attrazione Brahma’s Pavilions of Joy ha l'aspetto di un ampio viale della lunghezza di trecento metri, costellato, lungo tutto il suo percorso di ciclopiche statue di dèi e da una serie di ristoranti rappresentativi di ogni tradizione alimentare del globo terrestre.
2f. North-East Corner of Paradise
(Chakra Pyramid / Chambers of the Gods / Pavilion of the Gods of Karma / Grand Temple of Reincarnation)
L'area che nei disegni prende il nome di North-East Corner of Paradise comprende un insieme di varie strutture.
La più elevata in altezza di queste, la Piramide Chakra, è un edificio stile NASA che in Lord of Light serve da punto di stazionamento e di lancio del Carro del Tuono, il potente veicolo di Shiva, equipaggiato con armi elettroniche a raggi laser traenti e respingenti e mosso da un sistema misto di propulsione a getto e antigravità. Le pareti esterne della Piramide sono rivestite di strati su strati di pannelli di cristalli di quarzo che cambiano colore con l'energizzarsi del veicolo. Quando la frequenza oscillatoria raggiunge il colore bianco, significa che il Carro del Tuono ha accumulato tutta l'energia necessaria al suo decollo.
Un secondo edificio è costituito dalle Stanze degli Dei, nei cui vari livelli dimorano i semidei di più alto rango, eccetto che alla sua sommità, dove una vasta cupola riempita di luce al laser ospita al suo interno le Sale del Concilio degli dèi.
L'Angolo ospita inoltre un terzo e un quarto edificio: il Padiglione degli dèi del Karma e il Grande Tempio della Reincarnazione, quest'ultimo una specie di caverna cuboide perennemente buia, casa del dio della morte Yama. Lo spazio comprendente queste due strutture è quello adibito alla Reincarnazione Galattica, dove gli dèi possono trasferire le loro menti in altri corpi nuovi di zecca.
Tutto questo, s'intende, nel film Lord of Light. Nel parco, la stessa area doveva invece alloggiare, oltre alla solita galleria commerciale e alcuni ristoranti, la seguente serie di attrazioni: una parata di statue di elefanti (perfettamente distinguibile nel disegno di Kirby), un planetario, un percorso sul Carro del Tuono, un centro benessere, una Torre dei Quattro Venti, un'arena per gli spettacoli.
Delle altre, numerose, strutture del parco non esistono disegni dettagliati, ma l'aspetto e la funzione di ognuna di esse doveva comunque comparire descritta nel package promozionale del parco utilizzato per attirare finanziamenti. Riguardo, per esempio, il bizzarro e gigantesco corpo tubulare visibile in basso nella parte destra del disegno d'insieme, Barry Geller ha specificato in un'intervista che avrebbe dovuto ospitare una Escursione sotterranea tra i pianeti, una sorta di versione Science Fiction Land dell'attrazione di Disneyland sui Pirati dei Caraibi (realizzata, nella sua fase iniziale, sotto la supervisione dello stesso Walt Disney).
* * *
Il disegno in alto sotto il titolo è: Jack Kirby, Jet Tube Transporter (1978)
Principali fonti consultate:
Lord of Light official site by Barry Ira Geller. http://www.lordoflight.com
Romberger, James and Van Cook, Marguerite; Eyewash: About Argo. In: Comic Art Forum #2, Winter 2003.
Jeff
Jensen, Documentarian hopes to make film
about failed movie that inspired fake movie in Affleck’s ‘Argo’. Got that? In: Entertainment
Weekly.com; oct 4, 2012.
"Barry Geller ha specificato che avrebbe dovuto ospitare una Escursione sotterranea tra i pianeti, una sorta di versione Science Fiction Land dell'attrazione di Disneyland sui Pirati dei Caraibi (realizzata, nella sua fase iniziale, sotto la supervisione dello stesso Walt Disney)".
RispondiEliminaL'ho vista nel mio viaggio in California ormai (sigh!) 20 anni fa. All'esterno non c'è che un galeone perfettamente realizzato (che non è ai livelli di quello ancorato a Genova realizzato per il film di Polanski), i visitatori fanno ingresso nel galeone e si imbarcano su piccoli natanti infilandosi in un percorso immaginifico in un sotterraneo nel quale, a più tappe, si approda a Tortuga e altre leggendari porti di pirati e bucanieri. La ricostruzione è praticamente perfetta, impressionante, verosimile. Uno dei più forti ricordi di quel magnifico giorno a Disneyland.
Allora forse abbiamo viaggiato in contemporanea, visto che il mio viaggio in California risale all'estate del 1996. Io però ero là per ragioni di studio e non ho potuto quasi allontanarmi da Los Angeles, anzi dalla zona compresa tra Westwood e Venice.
EliminaGrazie della visita e del commento, Luz :))
P.S. Nel frattempo ho anche risistemato un po' il post... è la seconda volta nel giro di un mese che sono costretto a lasciare la postazione del computer subito prima della rilettura finale, che di solito io faccio immediatamente dopo aver pubblicato (mi rendo meglio conto di refusi e ripetizioni).
Almeno i disegni spettacolari di Jack sono rimasti. :-)
RispondiEliminaIn realtà non è rimasto proprio solo quello, come vedremo presto, nel prossimo, e conclusivo, post della serie.
EliminaGrazie Pirkaf! Tra parentesi, sono di ritorno proprio ora dal tuo blog dove ho appena lasciato un commento :-))
Ahahah, grazie mille Cassidy! Io invece sto sudando, e non per il caldo... non immaginavo che per portare a buon fine questa serie di post avrei dovuto leggermi decine di articoli pubblicati in rete :P
RispondiEliminaCome ho già detto, sicuramente stimolante per un architetto ma molto meno per chi dovrebbe finanziare l'opera e fare due conti su quanto dovrebbe incassare per coprire le spese :-D
RispondiEliminaPerò potrebbero almeno creare un parco virtuale "visitabile" tramite un finto pullman i cui finestrini sarebbero monitor con un software che riproduce in modo virtuale la struttura. Sarebbe abbastanza costosa anche una soluzione del genere, ma almeno prenderebbe vita (sia pure solo virtualmente) la struttura del parco.
Stanno in effetti tentando di creare un tour virtuale del parco, Ariano, ma in forma di immagini di un film-documentario. Vedremo se sarà la volta buona... ;-)
EliminaSemplicemente stupendo! Sono curiosissima di sapere cosa ci racconterai nel prossimo post dedicato a questa serie *_*
RispondiEliminaGrazie dell'apprezzamento, Clementina :-)
EliminaNel prossimo e ultimo post vedremo se è rimasto nell'aria qualcosa, e se sì cosa, di tutto il progetto Lord of Light/Science Fiction Land.
Il bello/brutto - o "croce e delizia" - delle ricerche è che parti da un punto per ritrovarti a viaggiare ovunque nell'universo! E più pensi d'aver finito più in realtà hai appena iniziato: è una sensazione allo stesso tempo inebriante e disarmante ;-)
RispondiEliminaUn post per esperti, non c'é che dire.. io posso solo apprezzare 😉
RispondiEliminaDiciamo un post puramente documentario, che si limita a illustrare il progetto di una Disneyland della fantascienza rimasto però a livello di pura idea.
EliminaGrazie del passaggio e del commento, Giulia :-))
Il punto , caro Lucius, è che l'articolo più quotato relativo all'argomento, quello di "Wired" del 2007 su cui si basa anche il film Argo, presenta in realtà una quantità di omissioni e anche qualche errore. Quando me ne sono reso conto, ho dovuto rifare a ritroso tutto il percorso delle fonti per colmare e correggere.
RispondiEliminaLì sì che comincia il divertimento ^_^ Io ho avuto l'ardire di "indagare" su Shakespeare e Voynich, dove dire che esistono omissioni e lacune è davvero un eufemismo: ravanare tra le fonti cercando di tirar fuori indizi è però mille volte più divertente! Anche perché ho scoperto che non servono indagini ad alti livelli, perché più le fonti sono note e a portata di mano più vengono ignorate, perché a loro vengono preferite le robbette già pronte, piene di errori e lacune ma più accattivanti. E qui comincia l'indagine: demolendo tutto quello che si crede di sapere...
RispondiEliminaAssolutamente incredibile! Devo recuperarmi tutte le puntate precedenti :)
RispondiEliminaGrazie Michele e benvenuto sul blog!
EliminaLe quattro puntate precedenti sono tutte di recente data, quindi dovresti rintracciarle senza problemi nell'archivio. In alternativa c'è la pagina statica "tutti i post divisi per serie" ;-)
Noto che molte delle figure maschili, non a caso, ricordano molto Galactus...
RispondiEliminaEh già, in fin dei conti tutto è iniziato da lui, il divoratore di mondi, nel lontano 1966 per l'America e nel 1972 per noi ^_^
EliminaNel mio caso dovevo in più fare i conti con un film, Argo, che ha modificato pesantemente i fatti senza però preoccuparsi di avvertire nessuno... ;D
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