Solve et Coagula - Pagina 121
Capitolo 10 - parte 6
Prima ancora che Luisa finisse di spingere il battente e entrasse
nella stanza, qualcosa sbucò dall'oscurità oltre la soglia per allungarsi verso
di lei. Si sentì afferrare l'asciugamano che aveva ancora sulla testa e arretrò
d'istinto. Per un attimo avvertì il contatto della stoffa umida che le
scivolava sul volto, poi si sentì travolgere da qualcosa di pesante. Perse
l'equilibrio e rovinò all'indietro, sbattendo con forza la testa contro la
parete alle sue spalle.
Quando Luisa ritornò in sé, aveva come
l'impressione di aver sognato. Un sogno completo di colonna sonora, perché le
riecheggiavano ancora nelle orecchie le note della famosa sigla della Pantera Rosa. Anzi, ecco che le
sembrava di sentirla di nuovo, come se ancora non si fosse veramente svegliata.
Inoltre la coperta sotto cui si era coricata era così pesante che si sentiva
soffocare. Cercò di togliersela di dosso, ma era più difficile del previsto. Fu
in quel momento, davanti a quella constatazione, che la successione degli
eventi tornò ad acquistare un ordine nella sua mente. Il maresciallo,
l'interrogatorio, il corridoio... la porta socchiusa!
Con la spinta congiunta di braccia e gambe
si liberò del corpo inerte del poliziotto che la schiacciava sotto il suo peso e
balzò in piedi. L'oscurità era densa e si affrettò a raggiungere il pulsante
della luce e a premerlo. Inutilmente però. O si trattava di un blackout, si disse,
oppure qualcuno era intervenuto deliberatamente sull'interruttore generale.
All'improvviso il tema della Pantera
Rosa echeggiò di nuovo nel corridoio e Luisa poté finalmente rendersi
conto che proveniva dal corpo ai suoi piedi, o meglio dal cellulare che doveva
trovarsi in una tasca degli abiti.
Riteneva molto probabile che la chiamata
provenisse dalla vicina Stazione di polizia e questo poteva solo significare
che presto, forse molto presto, qualcun altro in divisa si sarebbe presentato
alla sua porta. E l'accusa da cui avrebbe dovuto difendersi stavolta sarebbe
stata nientemeno che quella di omicidio.
Si chiese quale delle due vie di fuga a
disposizione fosse per lei la più conveniente. Doveva entrare nella stanza di
Alessandra o uscire dall'appartamento? Ma era davvero certa che la prima
soluzione avrebbe funzionato? Una sorta di istinto misterioso le suggeriva la possibilità
che tra i nuovi beni a sua disposizione vi fosse una specie di salvacondotto
invisibile in grado di preservarla dal male con cui aveva dovuto confrontarsi
il poliziotto, la cui curiosità doveva essergli essergli stata fatale, ma un'altra
parte di lei la consigliava all’opposto di non fidarsi, di temere che proprio
lei dovesse considerarsi la vittima sacrificale per eccellenza di tutta quella
folle trama - di qualunque cosa si trattasse e chiunque vi fosse dietro - e di
mettere perciò più distanza possibile tra sé e quelle pareti che faceva sempre
più fatica a considerare casa sua.
Luisa decise che non aveva tempo di
occuparsi della questione dell'interruttore generale e si avviò verso il suo studio-soggiorno con l'idea di sfruttare soltanto quel po' di luce crepuscolare che filtrava dalla finestra. La suoneria del cellulare aveva nel frattempo smesso di
reiterare il suo loop. Si
erano forse arresi e avevano deciso che era tempo di farsi vivi di persona? Se era
davvero così, i minuti che aveva a disposizione erano contati, rifletté mentre
raccoglieva il suo cellulare, le due chiavette USB accanto al pc e, per finire,
il portafogli di Alessandra. Ma subito dopo ebbe un ripensamento. E se avesse
invece lasciato quell’ultimo oggetto a disposizione di chiunque fosse venuto a
indagare sulla scomparsa del maresciallo? Era un modo come un altro per
intorbidire le acque e con ogni probabilità le avrebbe fatto guadagnare un po'
di tempo…
Mamma mia!!!!!! Colpo di scena!!!!
RispondiEliminaC'era da aspettarselo però. Qualcosa doveva succedere.
Adesso resta da capire come è morto il maresciallo. Lei ha ricevuto una botta in testa ma lui? Non pare esserci sangue....
Il padre, Giulia, Fabrizio spariti. Alessandra uccel di bosco come Eva Luna e le Hel. Il Ragnarok idem. Ora anche il poliziotto è ito per altri lidi.
Qualche presenza oscura si aggira nel mondo in cui sta vivendo Luisa. Qualcosa venuto dal passato. O è anche lei che viene dal passato? Una parte di lei almeno, quella che la collega ad Alessandra e alla visione del padre...
Ivano, mi sto perdendo! D'accordo, se c'entra la mitologia nordica non la conosco affatto, però.... inntrigante! Molto intrigante!
C'entra il lupo Fenrir???
EliminaInteressante il tuo commento. Pensavo si comprendesse bene che Luisa batteva la testa alla parete perché gli franava addosso il corpo del maresciallo, che ha cercato di sostenersi con una mano alla testa di Luisa togliendole l'asciugamano. Ma Forse la descrizione non è abbastanza chiara e approfondita.
EliminaNon ti stai affatto perdendo... molte delle supposizioni che avanzi sono fondatissime. La mitologia nordica c'entra sempre, compreso il lupo Fenrir ;D
Mmm... lasciare il portafoglio di Alessandra sul luogo del delitto, servirebbe a intorbidire le acque. Resta da vederne il motivo: Alessandra è abusiva in casa di Luisa ok, ma... che cavolo c'è scritto sulla quella carta d'identità? o.O
RispondiEliminaIvano... dì la verità: hai ucciso il maresciallo dopo nostre "frantumazioni"-illazioni -_- Pat, riteniamoci corresponsabili del delitto... :P
*sulla quella :P pardon -_-
EliminaTranquilla Glò, la tua coscienza è pulita. Il maresciallo era destinato fin dall'inizio a fare quella fine ;D
EliminaSulla carta di identità, accanto alla foto di Alessandra, ci sono i dati di Ilaria, la precedente inquilina di Luisa. Abbastanza complicato quindi da far impazzire chi di dovere ^^
Oddio avevo rimosso questa cosa :O Non ricordavo affatto che la carta d'identità fosse quella dell'inquilina precedente!
EliminaI dati di Ilaria... bene!!!! E' sparita pure lei? Alessandra doveva forse liberarseneper prendere il suo posto?
EliminaGlò... hai sentito Ivano? Complicato da far impazzire chi di dovere... e noi lettori??????? Giusto che impazzisca anche l'autore ahahahahahahhh
Ciaoooo
Tante strade, tutte lasciate aperte :P Impazziamo tutti mi sa, LOL! E, appunto, anche l'autore!
EliminaGiusto così, Glò. Perrchè olo noi?
EliminaIn effetti il mio piano segreto di scienziato pazzo alla conquista della blogosfera prevede come inizio di propagare, attraverso la BN, le prime spore con i semi della follia...
EliminaOh, Ivano, con me arrivi tardi.... sono già perfino germogliati quei semi in me.... :))))
EliminaPant! Pant! Arrivo eh!!! Ce la farò a recuperare e commentare in maniera degna!!!
RispondiElimina...e forse a diventare stalker pure io :P
Non farti venire il fiatone, Paolo ;D Tanto le pagine saranno a disposizione finché il blog avrà vita e magari, chissà, anche oltre :)
EliminaPenso sia quello che auspichiamo tutti, a questo punto :D
EliminaSì ok, ma lo stalker ci serve adesso :P Su su PiGreco!!! XD
EliminaOh, povero maresciallo, e io che avevo sospettato pure lui. Per un attimo, però, avevo pensato anch'io che non fosse stato lui ad aggrapparsi a Luisa e liberarle la testa dell'asciugamano - e quindi l'occhio - ma fosse stato qualcun altro.
RispondiEliminaComunque ci avevi azzeccato nel supporre che era entrato nella stanza di Alessandra, probabilmente attirato da qualcosa di insolito che non sappiamo. Una mossa che gli è stata fatale.
EliminaCome hai detto tu in un precedente controcommento: "Curiosity killed the cat"
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